Egidio Reale - La libertà della cultura e la cultura di massa

di un fatto, in quanto essa, preordinata e presentata nel modo più adatto, colpisce direttamente l'osservatore, senza fare appello alla sua intelligenza e alla sua fantasia. Con la radio - ma in modo maggiore - cinematografo e televisione costituiscono senza dubbio uno strumento straordinariamente efficace per diffondere, con rapidità, la conoscenza di quanto avviene nel mondo, per avvicinare a vaste masse, in modo semplice, le cognizioni più diverse, per far conoscere scoperte, per diffondere idee, persino per modificare le condizioni della vita ed i costumi. Basta pensare alla rivoluzione intellettuale, spirituale e persino sociale che quelle recenti scoperte hanno p~odotto in popolazioni che la scuola, il libro, la stampa raggiungevano diffièilmente ed in modo limitato e scarsamente efficace. Centinaia di milioni di persone, che non avevano mai letto un giornale o sfogliato un libro, oggi, in ogni continente ed in ogni contrada, ascoltano la radio o assistono a proiezioni cinematografiche o televisive. In Italia, al 31 dicembre 1957, gli abbonati alla radio erano 6.682.4 70, con un aumento di 14.527 unità rispetto al 1956. E poiché il ritmo dell'incremento si mantiene all'incirca sul 7%, è da ritenere che nel corso del 1958 essi supereranno i sette milioni. Anche la durata delle trasmissioni radiofoniche è in continuo aumento. Per le tre reti e con esclusione dei servizi destinati al15 Biblioteca GinoBianco

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