Raffaello Morghen - Ernesto Buonaiuti

mente colpiti, in Ernesto Buonaiuti, i diritti della libertà della scienza e dell'insegnamento. ·Quell'avvicinamento tra il mondo della politica contingente e la Chiesa che egli aveva sempre deprecato come estremamente dannoso per l'espansione della genuina missione della Chiesa stessa, era avvenuto con l'ascesa al potere del fascismo. E la difesa che Buonaiuti aveva trovato nello stato liberale 1n no-· me delle civili libertà venne a cadere con l'instaurarsi della dittatura. Per circa un ventennio Ernesto Buonaiuti trascorse la sua vita operosa nell'isolamento e nella povertà, disseminando tra amici e discepoli devoti i tesori inesauribili della sua dottrina e della sua anima evangelica. In Italia e all'estero, a Firenze, a Milano, a Napoli, a Perugia, . a Oxford, a Ginevra, a Losanna, a Parigi, ad Ascona, fu conferenziere applauditissimo e ammiratissimo. L'Università protestante del Cantone di Vaud, presso la quale aveva tenuto già dei corsi come maitre des conferences) gli offrì anche una catte- , dra di ordinario, ma egli, che_ era uscito dalla comunione della Chiesa, quando gli fu posta come condizione, per seguitare a farne parte, la rinuncia all'insegnamento universitario; e rinunciò alla cattedra universitaria, quando gli fu imposto dal fascismo uri giuramento che ripugnava al suo sen-. so morale e religioso; rifiutò la cattedra offertagli 26 BibliotecaGinoBianco

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