Raffaello Morghen - Ernesto Buonaiuti

nella comunione della Chiesa, mercè il benevolo intervento del cardinale Pietro Gasparri, allora Segretario di Stato, egli venne di nuovo colpito nel 1924 da un decreto cc di scomunica, di condanna di tutti i suoi libri e scritti e di divieto di più scrivere, di tener conferenze e insegnare nelle pubbliche scuole in materia attinente alla religione ». La scomunica del '24 venne ribadita definitiva1nente nel 1926 e, poiché avevano già avuto inizio le trattative fra Mussolini e la Santa Sede che portarono alla Conciliazione, il caso Buonaiuti fu apertamente discusso fra le due alte parti e portò immediatamente a quell'accordo per il quale egli venne allontanato, come scomunicato vitando) dalla sua cattedra romana e comandato presso l'Istituto Storico Italiano del Medioevo, presso il quale attese ai suoi noti studi su Gioacchino da Fiore. · Senza dubbio le posizioni spirituali di Buonaiutì non erano tali da incontrare senz'altro l'appròvazione dei Gesuiti della cc Civiltà Cattolica » o dei consultori del S. Uffizio; ma è certo che, a parte gli appunti di carattere dottrinale circa l'ortodossia_ del suo pensiero, la gerarchia. ecclesiastica ebbe l'evidente preoccupazione di impedirgli sempre e a qualsiasi costo l'esercizio del suo magistero , di scienziato e di docente, e in ·ciò venivano dura25 BibliotecaGinoBianco

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