Raffaello Morghen - Ernesto Buonaiuti

porre idee o interpretazioni o comunque influire sulle credenze personali di ognuno. Fra gli amici della comunità vi erano cattolici di rigida osservanza, cattolici liberali, ebrei, protestanti o spiriti che rifuggivano da ogni particolare confessione re- ' ligiosa; ma su tutti Ernesto Buoriaiuti esercitava il fascino della sua profonda religiosità, mentre la conoscenza approfondita delle prime origini di. una tradizione religiosa, che ·avèva percorso per due millenni tutta la storia del mondo mediterraneo, dalla caduta dell'Impero di Roma, all'apogeo della 'civiltà europea nel secolo XIX, ci abituava a una larghezza di visuali storiche e a un senso dei valori spirituali soggiacenti a tutte le forme della vita sociale; che nessun'altra istituzione scientifica avrebbe mai potuto darci. Ma con l'avvento del fascismo e la Conciliazione del 1929, Ernesto Buonaiuti fu messo definitivamente al bando dalla società religiosa e insieme dalla società civile. G·ià nel 1916, egli era stato sospeso a divinis per aver stampato un articolo sep.za l'imp:imatur ecclesiastico. Riconciliatosi con la Chiesa, la pubblicazione di un volume di esegesi paolina aveva dato occasione ai Gesuiti della « Civiltà cattolica » di sporgere contro di lui una denuncia al S. Uffizio, che portò, nel 1921, alla sua scon1unica. Reintegrato ancora una volta 24 BibliotecaGinoBianco

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