Raffaello Morghen - Ernesto Buonaiuti

sua purificazione e il suo affievolito vigore; io vidi che il mio 5acerdozio non poteva avere oggi che un significato ed una meta: creare gruppi di anime sulle quali l' esperienz~ del Vangelo affiorasse e dominasse nelle sue forme alogiche più tipiche e più effervescenti ». In queste parole è espresso e affermato con singolare chiarezza il programma .che Buonaiuti, scienziato e pioniere di un profondo rinnovamento religioso, cercò di attuare durante tutta la sua travagliata esistenza. Alla_piena e consapevole formulazione di un tale programma egli doveva tuttavia essere pervenuto attraverso il lento maturar~ della crisi che, dopo aver investito il suo spirito, fin dalle prime esperienze culturali, si era poi risolta e c4iarita in seguito ad intense esperienze di vita vissuta, durante la lotta modernistièa e durante la tormenta della prima guerra mondiale. Alla base del suo ritorno alla pura fede del Vangelo, che ha costituito da secoli il leit-motiv di ogni intensa reviviscenza della esperienza religiosa cristiana, era, d'altronde, in Buonaiuti un atteggiamento spirituale profondamente antitetico cc a quell'assenso intellettuale alla verità esternamente ricevuta con l'udito », che il giuramento antimodernistico doveva riaffermare più tardi, co14 BibliotecaGinoBianco

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