Umberto Morra - Il messaggio di Piero Gobetti

Elogio della ghigliottina, comparso su Rivoluzione liberale del 23 novembre 1922) : « Il fascismo vuol guarfre gli italiani • dalla lotta politica, giungere a un punto in cui, fatto l'appello nominale, tutti i· cittadini abbiano dichiarato di credere nella patria, come se col professare delle convinzioni si esaurisse . tutta la praxis sociale. Insegnare a costoro la superiorità dell'anarchia sulle dottrine democratiche sarebbe 'un troppo lungo discorso, e poi, per certi elogi, nessun miglior panegirista della pratica. I/ attualismo, il garibaldinismo, il fascismo sono espedienti attraverso cui l'inguaribile fiducia ottimistica della infanzia ama contemplare il inondo semplificato secondo le proprie misure. La nostra polemica contro gli italiani non muove da nessuna adesione a supposte maturità straniere ; nè da fiducia in atteggiamenti protestanti o liberisti. Il nostro antifascismo prima che un'ideologia, è un istinto 1i,: E sempre nellò stesso articolo che è, si noti, di qualche giorno antec,:edente alla marcia su Roma: « Il fascismo in Italia è un'indicazione di infanzia perchè sogna il trionfo della facilità, della fiducia, dell'entusiasmo ii. (< Confessiamo di aver sperato che la lotta tra fascisti e social-comunisti dovesse c,ontinuare senza posa: e pensammo nel settembre del 1920 e pubblicammo nel febbraio del 1922 La rivoluzione liberale con fiducia verso. la lotta politica che attraverso tante corruzioni, corrotta essa stessa, tuttavia sorgeva >i. Fascismo dunque come sfogo degli antieroici, come sfogo infantile. Nello stesso articolo, con tanta amarezza, ancora una speranza (dura a morire) sulla virtìt educativa del tempo, sia pure del tempo fascista: << Privi di interessi reali, distinti, necessari gli italiani chiedono una disciplina e uno Stato forte. Ma è difficile pensare Cesare senza Pompeo, Roma forte senza guerra civile. Si può credere all'utilità dei tutori e giustificare Giolitti e Nitti, m1 i padroni servono soltanto ·per farci ripensare a La Congiura dei Pazzi, ossia ci riportano a costumi politici sorpassati. Nè Mussolini nè Vittorio Emanuele di Savoia hanno virtìt di padroni, ma gli italiani hanno bene animo di schiavi ii. « Non possiamo illuderci di aver salvato la lotta politica: ne abbiamo custodito ,b1blìotecagìnob1anco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==