Umberto Morra - Il messaggio di Piero Gobetti

mi pare abbia la base proprio nella coscienza storica, la quale impedisce che si prospèttino soluzioni violente dei problemi, che si sfugga al dovere di assumere le proprie responsabilità di fronte al proprio tempo. Le peggio scorie dell'impreparazione, dell'educazione retorica, dell'arcaismo si riversano nel fascismo ; solo spiriti infantili vi possono trovare la loro soddisfazione. È proprio in sede psicologica che l'avversione di Gobetti al fascismo si pronuncia più decisa; e sappiamo d'altronde che le sue convinzioni si riducono volentieri a rilievi di psicologia. Il fascismo è il paradiso di coloro che sono per lui i non-eroi. Cogliamo una prima citazione (da La Rivoluzione liberale, pag. 171) : « Il fascismo si risolverà in un pacifismo imbelle e astensionista per la sua incapacità di educare gli italiani alla { responsabilità, per la sua indulgenza al sogno idillico di un regime paterno. Comunque suoni la retorica dei discorsi, un governo che esalti la milizia nazionale non può creare uno spirito militare». È un giudizio intimamente profetico ari.che ,se il regime ha confusamente avvertito il pericolo e vi ha voluto parare accumulando alla fine più o meno finte ma purtroppo anche reali imprese di guerra. Le citazioni potrebbero abbondare, e tutte calzanti, sia per coglier sul yivo il pensiero e la reazione gobettiana, sia per giudicarne, a cose fatte, l'acume. << Il presupposto di questo libro è che l'Italia riesca a trovare in sè la forza per superare la sua crisi e riprendere quella volontà di vita europea che parve annunciarsi, almeno in certi episodi, col Risorgimento. Quindi accade che le nostre obiezioni al fascismo siano tutte pregiudiziali e scorgano l'errore dove gli apologisti indicano i meriti, nella capacità che ebbe il movimento, in un'ora di sospensione e di incertezze, di porre termine alla tensione degli Italiani e di comprometterli in una banale palingenesi di patriarcalismo quando la solennità della crisi imponeva ai cittadini l'impera- { tivo categorico della coerenza, della libera lotta politica, dell'autogoverno» (da La rivoluzione liberale, pag. 183). Ancora, e come impostazione fondamentale (è un passo dello . bibliotecaginobianco

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