Umberto Morra - Il messaggio di Piero Gobetti

c'era per lui, in questo caso, richiamo letterario vero e proprio fuori dell'Alfieri ; ma anche l' Alfi.eri sembra va tuffato in una passione di modernità, nella protesta contro le tristi 'condizioni prevalenti, ma caduche, del suo paese, tutto volto, con speranza e con disperazione virile, al futuro. Era proprio il futuro (senza tiranni) dell'Alfieri, il futuro già tutto calcolato e previsto dalla mente realistica di Cavour quello che stava diventando ai suoi occhi un palpabile e controllabile presente in un tempo che solo forse a Torino, in tutt'Italia, aveva allora raggiunto le sue giuste dimensioni. Nel suo tempo, nella sua città, malgrado le invettive, le impazienze, gli odii e i pur chimerici amori del suo ingegno ventenne, c'era qualcosa di cui non poteva essere scontento. Col principio del secolo a Torino era nata la Fiat ; quella fabbrica era stata il centro pHt formativo della sua viva edu-;, .cazione. C'era dunque a Torino un'industria moderna, un'industria aristocratica accentrata (sono parole sue), nelle mani di pochi uomini geniali, che la guerra aveva ingigantito, e l'accentramento industriale era venuto creando l'accentramento operaio. Questa « costruzione ))moderna era stata possibile appunto per la serietà degli uomini che vi si erano accinti, ed era stata a sua volta, per tutti, un centro di esperienza educatrice. L'impaziente e infantile e vendicatrice retorica degli italiani che non volevano (da tanti secoli) essere educati, sboccata nel fascismo, qui trovava un muro. Poteva scrivere, nella Rivoluzione Liberale del r8 settembre '25 (sequestrata), (ora in Coscienza liberale e classe operaia, pag. 208) : « Esiste in Italia, nel Nord, specialmente nel triangolo Genova-TorinoMilano, un proletariato moderno. Negli anni à.el bolscevismo questo proletariato non pensava alle scomposte rivolte, pensava di creare un ordine nuovo. Oggi rifiuta i vantaggi materiali e la vita tranquilla che gli offrono le corporazioni fasciste, non cede, non si sottrae alle sue responsabilità e ai suoi pericoli. Bisogna vedere da vicino, come io vedo qui, alla Fiat, la tenacia di questo proletariato. Bisogna rendergli onore .. Con la ..sua ,intransigenza esso, ha conquistato . i. suoi bibliotecag1nobianco

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