Umberto Morra - Il messaggio di Piero Gobetti

nosce i testi, quella specie di macerata e lenta e forse, per la sua parte, caotica preparazione negli animi che ha trovato il suo sbocco, per lunghi decenni, nelle agitate proteste degli intellettuali, e si è fatta sangue delle grandi creazioni artistiche. Le testimonianze dell'arte narrativa russa nori potevano essere fallaci. Gobetti poteva sorridere e opporsi alle infatua:.. zioni dell'« Intellighentsia i> (come alle abbreviate e succinte soluzioni proposte dall'illuminismo) ; la rappresentazione arti::. stica invece aveva per lui un valore tipico di prova, era insita in essa l'impossibilità della menzogna, o finanche del travedere. Comunque mancava per lui, rispetto ai russi, la « presa diretta ))' c'era una presa diretta soltanto coi loro grandi scrittori e solo attraver?o la loro opera l'intuizione, la ricostruzione della realtà. Certo, sulla letteratura russa dell'ottocento egli aveva compiuto una gran parte della sua educazione e come per istinto (un istinto condiviso con i più dei giovani della sua generazione che avessero vocazione intellettuale) l'aveva preferita alle altre contemporanee ; la prefigurazione, in essa, di un mondo che si andava scavando e già viveva fuori dai ,più ovvii schemi « civili >>e che se ne sarebbe definitivamente staccato ve lo aveva avvinto. Del resto, educazione letteraria ed educazione diretta, sui fatti che accompagnano e formano la vita, si distinguono solo col riflettervi ; ed i fatti che di giorno in giorno grandeggiavano sotto i suoi occhi gli si :figuravano probabilmente proprio in funzione delle sue predilezioni e dei suoi amori di appassionato lettore. Come anche questi si venivano in realtà «sensibilizzando ii secondo i « casi>i pii.1vistosi del suo tempo e deJla sua città, secondo come egli andava provando ed esercitando, a contatto dei suoi simili, la sua _attenzione. Lo abbiamo visto parlando e citando del « suo ii•Piemonte: il suo interesse era potentemente radicato nella· sua città, e da quella si volgeva al passato. A Torino si svolgeva veramente qualche cosa di<<moderno ii, forse perchè il Piemonte (e Torino) avevano una storia «seria ii che non consentiva si eludèssero certe istanze precise" si vivesse fuori del propri0 tempo. Non JB bibliotbva!::f111ob1anco

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