Umberto Morra - Il messaggio di Piero Gobetti

mente del lettore dovrebbe germogliare in fioriture 1ontane e impensate. Qui, l'individualismo «torbido e violentato» che egli intravede nel misticismo russo si contrappone all'idea comune che si ha di quel popolo abulico e mite; ma non è per questo un'idea bislacca e senza riprove. Nulla ne viene dedotto immediatamente. Lascia che lavori nelle menti, che la vaglieranno e la saggeranno sui casi e sui caratteri noti. Poi, molte pagine piil in là si avrà questa dichiarazione piuttosto sorprendente : cc I/ opera di Lenin e di Trotzèhi. . . in fondo è la negazione del socialismo e un'affermazione e un'esaltazione di liberalismo.». Forse si può scorgere un collegamento segreto tra la prima affermazione e questa ; i poli opposti della fede russa, ii meccanismo di riti e di formule socialmente infecondo e il misticismo individualistico, torbido e violentato, <e spiegano », se vogliamo, la e< riuscita » straordinaria del bolscevismo e, nella concezione di Gobetti, i fermenti di esaltazione liberale che vi riscontra. (Ve li riscontra anche per poter giungere a un'altra di quelle contrapposizioni che fanno da leva al suo pensiero. Seguita infatti : cc La Russia si eleva al livello della civiltà dei popoli occidentali ; e questi non riescono più a comprenderla». Così si snoda la catena dei suoi paradossi senza che si riesca a giungere propriamente mai al centro vero del libro, individuare quale sia il paradosso massimo ed essenziale del popolo russo). Per quanto ora detto, si vede dunque che è più facile adoperare questo libro di Gobetti come «testo» del suo pensiero o del suo processo mentale che delinearne e valutarne la fisionomia. Ricco di spunti com'è, non si riesce agevolmente a unificarli ; e quanto al suo valore di critica del bolscevismo, che appare lo scopo preponderante dell'ultima parte, bisognerà sempre tener presente che quello visto (e in certo senso esaltato) da Gobetti è il bolscevismo della prima ora, quello che includeva, accanto a Lenin, Trotzchi. Un motivo che prevale anche nei capitoli critici sui singoli scrittori e sulle singole opere; è un'istintiva reazione all' «Intellighentsia», una voiontà ili. adegua~ento e. di s.ca""oschiettamente antiintellettualistica, Il'. bibliotecag1nobianco

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