Thomas Mann - L'artista e la società

Non v'è dubbio, infatti, che c'è qualcosa di comico in un artista che fa il moralizzatore politico: la prop~ganda degli ideali umanitari lo porta senza rimedio vicino, anzi più èhe vicino, alla banalità. Io ho fatto que,sta esperienza; e seppure ho definito or ora le tendenze sociali reazionarie di uno scrittore come un parados'So, in un certo senso come una contraddizione tra la sua professione e il suo modo di esercitarla, ciò non di meno io so - benissìmo che questi paradossi e questa contraddizione possono possedere un grande fascino spirituale, possono dare migliori frutti spirituali che non la bonarietà politica e servire assai meglio di essa per difendersi dalla banalità. Si può discutere,_ anzi è. quasi superfluo discutere, quale sia lo scrittore politico spiritualmente più interessante tra J oseph de Maistre e Victor Hugo. Ma se questa discussione è superata, ne resta però aperta un'altra: se sul terreno della politica, in relazione con i .bisogni dell'uomo, importì tanto l'essere interessanti e non importi invece molto di più l'essere buoni. 27 bibliotecaginobianco

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