Thomas Mann - L'artista e la società

Per consegnarmi ai comunisti, infatti, io. sono molto male attrezzat.o: i miei scritti sono pieni· di tutti i vizi aborriti dal comunismo, come il formalismo, lo psicologismo, le tendenze decadentistiche e chi più ne ha più ne metta, senza dimenticare l'umorismo e un certo debole per la verità, poiché l'amore per la verità è una debolezza agli occhi della incondizionata partigianeria. Eppure qui bisogfia fare una distinzione. Il comunismo è un'idea le cui radici raggiungono una profondità maggiore . di quella raggiunta dal marxismo e dallo •stalìnismo e la cui attuazione si porrà 'sempre di nuovo al~ ' l'umanità c?me una richiesta e un còmpito. Il fa. scismo, invece, non è un'idea •ma una cattiveria, alla quale sperabilmente nessun popolo, né grande né piccolo, si abbandonerà di nuovo. Fu il fascismo che, per le sue vittorie e per il fatto che la sua sconfitta non _era abbastanza ardentemente desiderata, mi spinse via via sempre più a sinistra nel campo della filosofia sociale e mi trasformò a volte in una specie di predicatore ambulante della democrazia, un ruolo del quale non mi sfuggì mai il lato comico, neppure nei momenti in •cui desideravo più appassionatamente la caduta di Hitler. bibliotecaginobianco

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