André Malraux - L'avvenire della cultura

prestabilito e che serve evidentemente a definire un avvenire universale; l'altro di ordine storico, nei cui confronti non esiste assolutamente alcuna possibilità di prfvisione e alcun piano. Un 1nodo ragionevole di considerare l'avvenire non può quindi, secondo l'oratore, consistere· in una interpretazione diversa da quella che situa l'avvenire in un ciclo di tempo nel quale il presente sia strettamente legato al futuro prevedibile, quando si parta dal presente inteso come facente parte del ciclo e costituente un momento intermedio fra il passato e il divenire. Su un piano del genere risultano preoccupanti. non solamente i fatti straordinari e unici, ma anche e soprattutto quei fatti che abbiano un carattere generale. Auden ha fattò notare che così come è irreversibile il tempo, così come il presente non può soppiantare il passato, così è irreversibile l'arte, prodotto della storia. Se nell'ordine naturale l'atto presente pretende di trasformare sia il passato che il futuro, nell'ordine storico il passato può al massimo subire una rinascita o una rievocazione, e l'avvenire offrire la possibilità di una sola previsione : quella scientificamente fondata, secondo la quale il nostro presente - noi stessi, la nostra cultura o uno stile artistico - è destinato a scomoarirvi . ... Auden ritiene sia superfluo preoccuparsi dell'arte, delle sue possibili direzioni avvenire, delle sue probabili linee, del suo futuro: poichè un'opera d'arte è sempre. , cosa unica : mai nuova, ma originale, quando sia sincera. Per cui la sua data di creazione può essere indifferente, l'opera d'arte essendo per la sua natura stessa racchiusa in un insostituibile significato storico. 21 BibliotecaGinoBianco

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