André Malraux - L'avvenire della cultura

esse erano per lui esenti da inquietudini e ben lontane dal provocarne. Se una siffatta questione invece si presenta con una gravità fondamentale agli uomini di cultura odierni, l'oratore ha attribuito a questo fatto tre. motivi: 1) che il mondo occidentale non ha più alla propria disposizione una incontestata testimonianza d,una presenza« sacralizzata», dato che nell,umanità non esiste più. un garante dell,al-di-là, essa è priva d,una trascendenza. nel suo presente e per questa ragione è costretta a cercarla nell,avvenire, a riferirsi ai tempi che verranno; 2) che ogni individuo creatore prova la necessità di disporre dinnanzi a sè d,una prospettiva, d,un tempo libero e assicurato in cui trovi posto la meditazione, la possibilità di pubblicare libri, quella d,essere letto; ogni creatore ha bisogno di una posterità, di uno spazio vitale storico : cose che, oggi, sono diventate problema-- tiche; 3) che mai prima di ora gli uomini sono stati tanto coscienti dtuna minaccia imminente e totale incon1bente sulla loro cultura e sulla loro civiltà. .... Denis de Rougemont ha messo in evidenza il fatto che è questa minaccia, rivoita particolarmente contro gli .individui creatori, la ragione per cui gli uomini più rappresentativi del pensiero e delltarte si sono riuniti per parlare pubblicamente dell'avvenire della cultura,. cioè delltavvenire di tutti gli uomini. W. H. Auden ha precisato che esistono secondo lui. due generi di << avvenire >>: uno che si riferisce a una epoca nella quale ogni cosa si svolge secondo un piano20 BibliotecaGinoBianco

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