Valentin Gitermann e Georg Von Rauch - La nuova storiografia russa

dal 1860 al 1870. Le ottenni nel giro di due mesi, formulate correttamente. Propenderei pertanto per l'ipotesi dell'esistenza di un personale archivistico ben addestrato e accurato nel lavoro. Ho sentito anche raccontare da un dip~omatico occidentale, che aveva visitato dopo la seconda guerra mondiale il museo della Rivoluzione a Leningrado, che le vetrine del museo erano state « epurate >> di alcuni oggetti già esposti al pubblico, come per esempio tutti quelli che avevano riferimento con l'esistenza e l'attività di Trotzki e dei suoi seguaci. Il contenuto di quest'ultima dichiarazione non mi risultò affatto nuovo; Non so, al contrario (e mi piacerebbe saperlo), se in Russia è stato sottoposto ad « epurazione >> seguendo gli stessi princìpi anche altro materiale d'archivio, tenuto fìnor~ segreto e sotto chiave, in modo da rendere per sempre impossibile a una futura ricerca storica in base a fonti d'archivio il raggiungimento della verità. Ammesso questo, sarebbe anche interessante sapere se dopo la morte di Stalin siano entrate· in vigore nuove direttive per quanto riguarda i depositi d'archivio e dei musei che si riferiscono agli ultimi decenni. In Russia già nel XIX secolo la preparazione di edizioni critiche, scientificamente commentate, di documenti storici aveva raggiunto un livello elevato. Rammento i numerosi e preziosi volumi pubblicati a suo tempo dalla Società Russa di Storia. Questa tradizione è stata non soltanto continuata, ma ampliata e perfezionata sotto il regime sovietico, almeno per quanto ri10 BibliotecaGinoBianco

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