Roger Caillois - Descrizione del marxismo

za e alla pura concorrenza delle idee. Come è possibile infatti spiegare lo straordinario fascino esercitato, su un gran numero di spiriti scaltriti, da una dottrina in, ecchiata, eccezionalmente e chiaramente smentita dai fatti, che si cerca di difendere a furia di grossolani sotterfugi, con un sapiente disordine di assurdità e incongruenze? La risposta è indubbia ed estremamente semplice. La si Poteva ricavare dallo stesso successo sconcertante della dottrina. Eccola, in una parola: questo prestigio scandaloso deriva tutto dall'esistenza dei partiti comunisti e della Russia sovietica. In termini ancora più chiari : anziché essere il marxismo a garantire la forza e la ragione del partito comunista, è dovunque il partito comunista con l'impero che lo spalleggia (un quinto del globo, lo si ripete abbastanza) che fa, esso solo, la forza e la ragione attuale della dottrina marxista. Senza questo partito., ·senza questo impero la dottrina marxista non sarebbe più, da lungo tempo, se non. una specie di curiosità alla quale si interesserebbero solo un pugno di eruditi. Studiando i primi princìpi dell'economia politica, questi archeologi parlerebbero tra loro di Marx come gli storici della chimica di Lavoisier, come si cita nei manuali ogni teoria di precursori: i loro ingenui errori fanno sorridere, ma le loro intuizioni giuste continuano a suscitare ammirazione. Tale sarebbe stata la sorte inevitabile· del marxismo se esso fosse veramente la teoria scientifica che i suoi fedeli pretendono. Ma il marxismo non è una scienza e nemmeno un metodo; esso è tutt'al più, nella sua degradazione ultima, una sofistica, del genere di quelle di cui fanno uso le diverse scienze congetturali, e che è lecito, ma poco logico, chiamare compiacentemente «dialettica». Nel contempo è molto più di una scienza: è l'ideologia di un potente partito, che si serve di essa come di 28 BibliotecaGinoBianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==