Roger Caillois - Descrizione del marxismo

schiarsi. Eviterò inoltre di parlare delle difficoltà generali che sono insite nei postulati del marxismo. Si può concepire una dottrina che sia insieme materialista e dialettica, Yale a dire un sistema che riduca tutto alla materia e che nel contempo le attribuisca le leggi dello spirito? Una simile disputa appare ben inutile, ben scolastica. Conviene forse accordare qualche considerazione a una costruzione di tipo millenarista, che profetizza l'avvento della società perfetta e, per conseguenza, di un mondo immobile? Chi non esiterebbe ai nostri giorni a riprendere pari pari una teoria che prevede una stabilizzazione definitiva della storia e che, al principio, la prevedeva quasi per l'indomani? Non è, infine, imprudente questa dottrina quando proclama nel suo ardore polemico che ogni teoria può essere spiegata dal giuoco delle determinazioni ad una data epoca? Poiché, in fin dei conti, questa dottrina non è piovuta dal cielo, è nata anch'essa in un dato tempo che comporta, a non meno di un altro delle determinazioni economiche. Non si dovrebbe perciò decidere dd suo valore secondo quelle determinazioni? Una dottrina di questo genere sembra davvero evocare l'immagine dello sciocco che segava il ramo sul quale era seduto. Il proposito di questo studio non è di fare una cntlca teorica del marxismo. Allo stato attuale delle cose, e per diverse ragioni che esporrò via via, io stimo inutile una tale critica. Importa però tentare di descrivere la situazione originale in cui si trova la dottrina marxista. Noi siamo infatti in presenza di un sistema filosofico adottato da un partito politico, il quale lo ritiene senz'altro come la verità rivelata: di modo che aderendo a questo partito si contrae automaticamente l'obbligazione di credere alla dottrina che esso professa ufficialmente. 10 BibliotecaGinoBianco

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