Roger Caillois - Descrizione del marxismo

egli Yede tutt'intorno a sé il male trionfante e felice,. e non s1 rassegna. Scrfre le cinque parti dell'Etica per dimostrare a se stesso, contro l'eYidenza, la Yerità della sua ultima proposizione: la beatitudine non è la ricompensa della Yirtù, ma b Yirtù stessa. In maniera analoga, i due autori del Manifesto comunista, nelle loro diYerse opere, sembrano aYer edificato una enorme impalcatura per persuadersi che l'ideale che la loro coscienza impone loro di desiderare non è soltanto un sogno eYangelico o umanitario, una specie cli residuo dell'educazione che hanno riceYuto e di cui s'acloprano a smascherare la fondamentale ipocrisia. Vogliono accreditarlo ad ogni costo, ottenergli la garanzia della storia e dell'an·enire, in modo che esso non sia più una scelta discutibile, anche se generosa, ma il verdetto defìnitiYo della scienza, che ordina cli la,·orare alla costruzione di . ' una soc1eta nuo,·a. Ecco la spiegazione di molte delle contraddizioni che diYidono di solito i commentatori: gli uni mettono l'accento sulle sopra,·\'Ì\-enze in Engels e in :Marx del punto di Yista morale; gli altri riprendono le dichiarazioni categoriche in cui i due autori affermano la Yolontà di escludere dai propri la\'ori una tale preoccupazione. Queste dfrergenze non fanno che tradurre l'equivoco fondamentale della dottrina, la sua ambiguità essenziale che molti hanno messa bene in luce: constatazione di uno SYolgimento storico fatale o Yolontà di instaurazion~ della giustizia unfrersale. Ma è sul destino stesso di questa filosofi.a che bisogna interrogarsi. Lascerò dunque da parte le sue contraddizioni, che sono peraltro numerose e importanti, a giudicare dalle dispute dei dottori. Tralascerò anche le obbiezioni che soJleyano gli economisti: sono problemi in cui il profano non de,·e 1mn119 BibliotecaGinoBianco

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