Roger Caillois - Descrizione del marxismo

allora a dimostrare che questa trasformazione aYeYa per risul- · tato ineluttabile la giustizia e l'eguaglianza. Per loro, infatti, era candido, fallace, in una parola idealistico, il desiderare l'eguaglianza e la giustizia per se stesse. Essi ne arrossfrano. Bisogna,·a, secondo loro, che l'eguaglianza e la giustizia fossero iscritte nello s,·iluppo necessario della storia. E, per prO\·arc che era appunto così, essi edificarono pazientemente la loro dottrina, ingannarono se stessi e ingannarono gli altri, finsero, per i bisogni della causa e per la soddisfazione della propria coscienza, di non fare altro che sistematizzare e interpretare una s.omma di dati positivi, debitamente controllati. Resta chiaro tuttaYia che, per loro, scienza e rigore scientifico erano in funzione del bisogno di riforma. È molto importante comprendere questo pudore, questo scrupolo o, se si Yuole, questa prudenza. Mar~ ed Engels sono commossi dallo spettacolo di miseria e di iniquità che offre loro ogni giorno una società spietata. Essi cercano i mezzi efficaci per porre rimedio all'orribile condizione di una società schiava. TuttaYia si rifiutano di presentare il loro programma come un bisogno del cuore, come un'esigenza dello spirito di equità. Lo annunciano come il risultato di una partita in cui le carte sono già distribuite e di cui la scienza può pre,·edere l'esito con certezza. Si mettono all'opera. Analizzano, coordinano, calcolano, enumerano, anticipano, con applicazione, talYolta con genialità, improvYisando i metodi, colmando le lacune, supplendo del loro meglio alle ignoranze dell'epoca, semplificando tutto, tenendo per definiti,·e le prime intuizioni di una scienza che procede a tastoni. Niente li arresta. Concludono alla fine conformemente al loro desiderio. A questo punto, non posso impedirmi di pensare a Spinoza, scettico, disperato e ostinato come lo dipinge Miguel de Unamuno: 8 B1oiiotecaGinoBianco

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