Vitaliano Brancati - Le due dittature

sione spaziale, qualunque particolarità può diventare universale, col solo fatto di sopprimere ciò che si oppone ad essa. L'universalità che il comunismo ci propone oggi è l'egemonia di una particolarità, un imperialismo nazionale come lo è stato il nazismo, e ·non l'universale che diviene tale per superamento del particolare. Se il comunismo dovesse realizzare una cultura universale, il pro- , cesso si compirebbe a un livello assai basso : sarebbe l'universalità del vuoto, come conseguenza della rottura con tutto il passato culturale; l'universalità della menzogna, dato che tutte le verità del pensiero, deff arte e della scienza sono asservite a un mito politico nazionale; in arte sarebbe l'universalità del cattivo gusto. Purtroppo è vero che il realismo a cui si ispira l'arte sovietica piace a molte più persone che l'arte di Klee o di Rouault; ma piace a coloro che non capiscono nulla di pittura, borghesi o proletari. Gli ammiratori di Gerasimov' assomigliano molto a quelli di Carolus Duran. Solamente la cultura dell'Occidente può essere una cultura che sia qualche cosa di diverso della semplice estensione spaziale di una particolarità, che sia non solamente universale, ma universalista. Perchè l'universalismo è qtialche cosa di più dell'universalità: significa un desiderio, una curiosità e una comprensione dell'universale, vale a dire di tutto ciò che esiste nel mondo. Ma questo universalismo qualifica la nostra cultura solamente in forma negativa, come civiltà della tolleranza, della curiosità, della comprensione. Creare, natu22 b1bliotecagmob1anco

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