Gaetano Salvemini - Il Congresso di Firenze e gli amici della scuola

-7dispensabile che gl'insegnanti sieno bene scelti, bene pagati, equamente trattati. Perchè, cari amici, ogni ora di lezione - voi non lo sapete - è un'opera d'arte delicatissima, per Ja quale occorre attenzione sempre vigile e squisito intelletto d'amore; l'alunno è un oggetto fragilissimo, che bisogna maneggiare con la massima cura e dellcatezza: una sola parola affettuosa può salvarlo, una parola brusca può scoraggiarlo e rovinarlo per tutta la vita. Il maestro dev'essere uno psicologo finissimo, e in certi momenti deve far anche l'attol'e: deve adirarsi e punire, quando amerebbe piuttosto ridere; deve dissimulare l'ira e il dispetto davanti a fatti, contro cui si ribellerebbe tutta la sua natura d'uomo. Ma perchè possa compiere quest'opera fine, difficile,. simile ad uno squisitissimo ricamo, gli è necessaria la tranquillità dell'animo, è necessario che la sua mente sia sgombra dall'ombra triste del bisogno e dei debiti! Come volete che compia appuntino la sua difficile opera chi ha ancora il fornaio da pagare e pensa che dopo la lezione pubblica deve darsi un gran da fare per procurarsi delle lezioni private, e riparare così all'insufficienza dello stipendio? Finchè ci allieta il sorriso pur troppo fuggevole dei 25 anni, la cosa non ò troppo grave: si ha flnanco il coraggio di ridere sulle scarpe rot.te e sui pantaloni rattoppati, si prendono in burletta le circolari del ministro, si tagliano i panni addosso al preside e ai colleghi anziani, si sfida con imprevidenza eroica il destino. Ma la santa primavera dei 25 anni, cari amici,. che forse non siete stati mai giovani, e non siete mai andati colle scarpe rotte e coi pantaloni rattoppati, che fin da ptincipio avete saputo " arrangiarvi ,, nel mondo, la divina gioventù non ·è eterna, purtroppo! Passano gli anni e scemano le forze e la croce diventa sempre più grave: si lotta fin che si può fra il bisogno e il dovere, e finalmente si cade. E allora l'insegnante va a scuola non più a creare delle anime, ma a guadagnarsi lo stipendio: muore il maestro e non resta che il mestierante,, gretto, arido, sflaccolato, non sempre scrupoloso, che si risparmia più che può, perchè deve ancora lavorare 81b1otecaG r :> 8, rnco

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