Gaetano Salvemini - Il Congresso di Firenze e gli amici della scuola

-· 6 - yisto di macchine ò indispensabile al buon insegnamento della fisica, non YOgliononiente affatto riconoscere che il miglioramento del personale insegnante per mezzo di buoni e seri concorsi, con incoraggiamenti concessi ai migliori e l'ostracismo inflitto agl'indegni, con un giusto e morale ed equo trattamento durante la carriera, con una condizione economica meno indecente dell'attuale, non vogliono riconoscere che un elevamento intellet. tua.le e morale cosi ottenuto sia indispensabile al retto funzionamento della scuola. " Giacchè infatti - scrivono sulla J1leclusa - è impossibile non riconoscere che, dato un ordinamento falso, Ja scuola non potrà mai dare buoni frutti anche se gU insegnanti fossero altrettanti Cresi e che, d'altra parte, a parità di condizioni economiche e morali dei docenti, sarà. più socialmente utile quella scuola. che vanterà migliore oi:ganizzazione. ,, - È: come dire: fate dei bei programmi di fisica; e quando anche il professore di fisica sia una be~tia, nominato senza cOncorso per la protezione di un senatore o di una cocolle, oppure quand'anche sia frastornato e seon- ,,olto dalle gravi preoccupazioni per la vita materiale della famiglia, a. mantenere la quale non basta il m.iserabile stipendio, quand'anche sia. esaurito dalle lezioni prh,ate che donà fare (quando le troverà) per procurarsi un supplemento di reddito, quand'anche sia esasperato e scoraggiato dalle ingiustizie e dagli arbitrii del Ministero, ebbene con tutto questo po' po' <li roba quel 1>roressore insegnerà lo stesso splendidamente la fisica. Noi, invece, che viviamo nella scuola e ne conosciamo le miserie, vi diciamo cbe con tutti i più bestiali 1nogrammi di questo mondo - di programmi bestiali ce n'è oggi parecchi - un buon insegnante riesce lo stesso a insegnar bene la sua materia, perchè il programma ce lo facciamo noi giorno per giorno, e noi conosciamo benone " gl'inflngin~enti e le coperte vie ., per lasciar cadere in vano tutte quelle disposizioni ministeriali, che riteniamo dannose alla. scuola; ma per bene insegnare, o con buoni o cOn cattivi ordinamenti scolastici, ò in81b ,oteca G no Bianco

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