Camillo Marabini - Dietro la chimera garibaldina

- ~)(jne sono ac·c·ort i, to>Hono fortu c dic·ono tra loro parolt> incompn·nsibili nel loro lingunm;io. Dio mio! <·onw è triste que~ta man·ia, per lP strad<• dPsert1•, que"ta partPnza ser1za salu ti e senza entusinsmo! ,\rrh-iamo alla stazion<' lontana !'he già il sole s· a f~ tarria sui monti. E' g iunto, in vettura, il <:enerall• acrom· pagnato dalla signora c dnii C' figlie. l'ar t iril con noi un battaglione l'andiota. :-;ono uomini dalle lunglw barbl' t' dal volto abbronzito, sono f.mciulli pallidi ed l'sangui c·omC' l'f<'Qi. Tutti sono ,·enuti alla ~:uerTa. <iualcuno ci ra<Tonta storiP c·hc sembrano lrggendl': trìlgedie di uec•isioni, di prrscr·uzion i di martiri: gli <>l'Chi Hl'intil la no d'un odio implac·ahilc, fproee, C' noi comprendiamo il perc·hè que,ti figli dl'lla tempestosa isola irredcma s ieno i soldati della guprra senza qu:l r til'I'C'. gli an/cu·ti della "frage c della vcnd<•tta. :-;C<·oli di barbara tirannidc oltomana om soltanto prtl'ipitano Vt'rso la g rande om della n •sa dci conti. c Il' mani di'i giustizieri non tremano: in ogni tu1·co l' '-Ì troV>UIO una funrbre collana di delitti da ripagare ad u~ura. ·11 irc•no non partirà chc alle otto. Noi c• i spa rpagliamo, dun<ph', nelle oster ie• vicinc g ià brulicant i d'altri eompa· gni d'arme, cd a i trattori, menwigliati e lieti per l'i nalt<'>O guada!;no. pro<·u riamo ottimi affari. .\11<' otto i• già pronto il treno. !';ono c·arri hc•stinnH.' l'hc lo compongono, in ognuno dei quali prendono posto da trPnt a a quaranta soldati. l'<•r gl i ufficiali supl'('ma d!'· gnazionc! - i· 1·iserbato un lurido \'agone eli t l'l za c •l a~sc. Il GC'ncrale C'i ehiama a r:lpporto. Ci rivolge parole gmv i d'ammonimento e di saluto. ggli C'i tiCgu irit domani con il rC',to della legion". Ci sono anch<' degli ufficiali greci ehe C'Ordialmcnte ci fanno gli augul'ii p iù l't•rvidi. <-luando il treno si muo,·e, da o~ni \'agone parte un g•·ido sonoro di e\·vh·a, e ppoi i g rc!'i intuonano una eantiltma ehe, mi dicono, s ia stata composta appositamente in onon' di Ci a· ribaldi e g li italiani cantano, a t utta voce, le canzoni della c·asE'rnm altemate da fervidi inni rivoluzionarii. Poi una vocE' canora e robus ta in tuona :

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