Camillo Marabini - Dietro la chimera garibaldina

55h1 tr~uo. 17 tlllt'tmbrt. :-;iamo partiti da Atene questa mattina. Alla notte pochi hanno dormito. l c·atfè erano pieni di garibaldini in completo armamentario g-uerresco. lo, Costante Garibaldi, Duranti, CorYisiel'i, dopo essere usc·iti a tardissima om dai cafi'-chantant, siamo passati a sedl.'rc in permanenza al eafl'è situato solto l' Hotf'l Victoria. l'n anima genrro~a c·i ha offerto quella che qui in OrcC'ia non è aromatica bl'\'anda solo p<•r antonomasia, ma <'hf' r inve('e il catl'è più squisito ch' io ne abbia sorbito in mia vita, e si ehe ne ho bevuti in tutti gli emisfel'i l'sotto tutti i cieli! Alle qt.attro in punto è suonata la diana. l trombcttieri s'erano divisi pre,·enti\'amente la città in \'arie zone ed ecco che ad uno squillo vicino seguiva uno lontru1o e questo rispondeva a quello e tutti i gall i ed i cani facevano eco iudemoniato al rumore. Lr finestre degli alberghi si illumina\'ano. intanto all' Univet·sitft, al ('hiarore di fumiganti lampade a petrolio, le compagnie sta,·ano f.wcndo la loro toletta, i soldati si chiama\'ano a nonw, t intinnio di sc· iabole, imprcc·azioni, g ridi di evviva dovunque. Atene sonnolrnta andava svrgliandosi, aprendo lentamente g li o<'chi imbambolali dei suoi mille negozi, quando le <'ompagnie sono uscite allineate dall' L:nh·crsità. Avanti a tutti la fanfam che .l<~vangelisl i ha aliE'stita in pochi g iorni con pre<'ipitazionc garibaldina, fan fara eomposta di otto o dieci trombe facenti acC'ompagno alla squillante cornetta del buon maestro. Molte finestre si aprono, si affacciano uomini in camic·ia, donne con i capelli spiove nti sulle Hpalle. All'angolo di una vi-a, sulla Odns .lcarleo1ias, scot·go due v isi conosciuti. Sono due fa nciulle c· he abbiamo spesso ammiralo nei nostri brevi ozii a teniesi. Saluto con la sciabola, esse son· idono e fanno cenno d 'addio con la mano: i soldati, che se

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