Camillo Marabini - Dietro la chimera garibaldina

un continuo \TO('ÌO di comandi e di grida di entusiasmo, una continua festa di luce, un fiammeggiare di rosse uniformi_ Poichè da ieri siamo stati muniti dell' indumentaria necessaria: un paio di comode e chiodate scarpe, uose, calzoni c·olor cece, camicia t·o~sa di flanella, fuciacca nera per la ci ntola, fazzoletto a fiorami (un vero c proprio {a::::olettone... frusinate) per il collo, tascapane, coperta, berretto rosso con un alta striscia nera, visiera pure nera. Oomani avremo il fucile, la baionetta ed ogni altra cosa necesoariaAppena vestiti ci siamo riYe rsati per le vie. La gente ci guarda con interesse, con simpatia, ma non assistiamo, qui in Atene, a manifestazioni d'entusiamo collettivo cosi come quelle ehc noi Yedemmo, p. es., in Jtalia per l'arrivo di que i nw rcenarii eri trei che sono gliascarL È forse questo un patriottismo più corretto, più composto, ma certo esso deve turbinare nel.cuore el i tutti questi eittacl ini ehc afferrano nervosi ogni edizione di g iomale, che pare non vivano c·he per uno scopo : attendere ansiosi le vittot·ie delle a rmi della patda c-ombattenti per la reclc·nzione agognata delle elleniche ter re irreclente. Ad ogni compagn ia è stata assegnata un aula nel tempio del Sapere. Cosi che la cattedra professomle ora è l' uffic io del furiere, i cassetti che contennero i li bri della scienza, ora sono pieni eli ruolini , di ca rte che ogni capitano ha cura di riemp ire per cercare di da r e un certo ordinamento contabile alla prop ria compagnia. l banch i disposti acl emiciclo sono stati trasformati in poco soffi ci certo, ma altrettanto ut il i lettL Cosi che la mattina laddovc si mangiava il pane della dottrina ora ognun si c iba de l pane nero della caserma. 8ulla porta d'ogni aula c'è un garibald ino con la baionetta in canna. Dovunque si respira aria militare. ::\'oi italiani alloggiamo all' a lbergo ove pensa il governo gt·eco a pagare regolarmente il fitto de lle nostre stanze. Inoltre abbiamo, senza distinzione el i grado, due lire al

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