Camillo Marabini - Dietro la chimera garibaldina

- :)9gio rno pet· provedere al vitto cd alle altre necessitA quo· tidiane. \ ' ia! Con un rarwTino non c'è d1wvet o da St'ialat P! Il giorno in cui le alte ragioni dell'estetica c:onsiglit 110 una passati na dal barbiere o quando si deve scrivere una lettera alla famiglia, o all'a1110I'osa, bisogna ridurre la cena ai minimi termini, se non sopprimerla addiri ttura! i\[a a tu lto noi ci acconciamo <'Oli a llegra spt>nsieratezza. Xci vi,.ggio siuo ad Atene ho dato fondo al mio portafogli; e'emno compagni al Yerde e qualche volta s'è dovuto fare la spesa per tutti. Quando si è g-aribaldini non si deve essen' egoisti. l'ii dA la Yita sorridl'ndo, con m11gg ior gioia si deve dare il denaro. l\Ja fin che <'e n'era meno male! Ora bisogna ricorre re ai miracoli. l\Jai nella mia vita sono stato cosi economo. Per fortuna abbiamo trovato <"e r te trattorie suburb8ne dove si può bere un soldo, pardon! ena pentara di vino e ei sono splendidi stufatini a trenta cen tesimi. La sera ò una babi lonia. :;~r ogni tavol11, ('])e può dar posto a cinque persone, noi ci afl'oll iamo in quindic i. E li a strepitare con il cameriere che non a tTiva in tempo, a sacramentar<' con il uw1ui greco che non riusciamo a de· cifrare nonostante tutte le nostre remin iscenze classiche. Alla fine quando, rumorosi e contenti, possiamo regalare i i l lusso perfino di m1 c&ftè tur<·o da dicci centesimi, quan do le discussioni poli tirhe sono ill~nguidite ed ognuno rbc non ò gar ibald ino se ne è andato, qunudo in fine il proprietario, in greco, iu francese, in inglese, pl' rsino in italiano c i ha scong iurato ad andarcene allora, come tutta rispotita uno s'alza in piedi, batte il tempo con le mani, e tutti ad urlare : ~ Llldio, mia bcll<r, <tddio Gite l'ltnnata. 1W ·ne rà '!'t·m-ctllalà /·) se 1wn pm·tit·si anch ' io Sm·cbbe w1a l'ilftf!! Que l plaeido borghese del trattore si mette le mani nei capelli, borbotta, nel suo boia ling uaggio in('ompreosibile,

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==