Camillo Marabini - Dietro la chimera garibaldina

tratto. \'t'do squar<·iar<·i le tenebre da una nunpa ed una palla f'rinisep acl un palmo "opm il mio c•apo. Colpo twmiC'o: llppm·r f'tl<'ilata ,ful!';.:ita nd uno dt•i dei UO»tri. l'l'SO nCI"\'0'0 dal! ('lllOZiOJl(' e d:\i patinll'llli: ~on ho il t emJH> di rit!Plt<'I'P: un altro colpo, •·inqu<', di1 d, c·t•nto. Tutt o il battaglione garibaldino spara. ~li {-:etto in !t•rra. LI' pallE> pa<sano sopra di me. rna m'ha ~fiorata la eamicia. un'a!t1·a s"c c·ouficc·:Ùa qui nt'lla terra. Che monwnto lerribi!C'! Dit•tt·o .Janina vt•do aerendcrsi una grande• luce I'O"astra. (; iù nella valle è tutto un t<· m· pt•stare di s('hiopJll'l!:llc. lo non mi muo,·o. Piuttosto ehe <'"<'re twd~o dai mit·i eompnl-(ni pref'eri,C'o e~~ere uhi. mf!lo da un tun·o. ~la il f'uoc·o dci nost ri illanguidisce. Il nemic·o non rispondP. Qunndo sono proprio persuaso C'he ll ('"uno spara piit . ommai, m'alzo (' tomo verso la Yl'tia. Sono acc·olto c·omP un rPdh·ivo. l mi1•i amic·i più c·:u·i sono pnllidi c·omc• di ltPVC'. Ora mi tift•ri~rono dll' llian. c·hini abbia detto: Povero ~lantbini! li primo moJ·to dri nostri! ll ra non dorme più m·,,uno. ;.:cegliamo un punto alto JH'r osspn·are, <' \'l'dilllno gi it, nella pianura, dalla parte turca, un serpe~;.:i<tre di l umi Phe ora s i spengono Pd ora si al'<'E'tldono. Con•isit>ri dice: sono le c·ompagnie. con una lnntema in test>t Pd una in c·oda. cho vanno a. prendere pos izi onl'. Domani tt\'l'emo contro trentamila uomini ! Il ~an!.(u<' ci si addiaccia. Roma, c senza eartuccir . l nostri ~oldati nP hanno appena un paio di dozzine c·ia· sruno. Com!' rcsist!'rP se ~<tp •, uzakis non vierH': Si fa C'hiaro. f: un'ttlba di violetta quPsta. Alba triste, S<'ialbH, funebre. Le tinte nere si , ·anno chiarendo a poco a poc·o. Ora ,i distin;(nc l'artiglieri>t nemic·a rhe s'è ,·rnuta a rollo· rare nwz~.o C'hilomrtro più avnut i di quello eh'rm ieri, nelle pl'imissime filr. (tuanti cannoni! Xon è ancom sorto il sol('. Non <'.,, il rrillnre d'un passero, stamattina, non un ,orriso del <'irlo. J<;c·c·o, ttd un dato momt'n to, incomineia, certo ad un ordinl' dato, il fuoc·o della f'uc·i leria olloma na.

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