Camillo Marabini - Dietro la chimera garibaldina

-130C'è da impazzire. Tutta la legione sarebbe annien· lata 8e i turchi c i sorprendessero. Xon ero ancora tornato a l gTuppo ovc Biancltini, Longo e gl i altri stanno uno sopm l'altro per riscaldarsi che eceo il regolari' g reco che mi viene a c hiamare. Alza,·me.' . l llal'lile .' Il nemico' A calci, a pugni, a spinte, i volontari souo svegl iati. i:lu presto, a c-oronare la montagna! I:Jaionetta in ca,wa! 1'1·ontU Cal"icate.' (:iù dalla pianura è partito un colpo, &Itri ne seguono. Ora su tutto il fronte si spara. Noi, immobili, t ra tte· nendo il fiato, cercando 'l:! i trapan,u·e la notte con i nostri sguat·di. 1\Iangelino mi elice cl"avcr v i ~to delle ombre pas· sare sul l ago. Dei barconi ~enza dubbio, con dt>i tnrehi che vengono ad assalirci. ~la, oramai, i• passata una mezz'or<1, non vi<'ne nessuno. Cinq ue o sei antarti ~ono a ndali avant i ad espio· rar<', hanno seutito rumori vaghi, ma nessuno s'avanza. ::>i rompano le fila e si ritorni a dormire. Lo approfitto dell'allarme per prendere, a forza, cinque o sei volontari e costringerli a montare la sentinelln. Non s iamo in tutti più di quattrocento u0mini su questo moute e c i a ssalteran no in migliaia. . Cosa ac·cadrt-bbc se c i prendessero di sorpresa"? È trascorsa un"altr'ora. Questa volta una sentinella dice di aver udito distintamente tiutinnare le sciabole e parlare tureo. Altro alla,·me, altra baionetta in canna . IL maggiot·e Biancbini mi chiama. - Scendi, mi dice, con c inque uomi ni e vA a vedere di che si tratta. )la, pcrclio, portami una risposta conc· reta. - ìllaggio1·e, rispondo, i ~oldati non mi capiscono. Potrebbero nascere inconvenien ti. )li mandi solo! - \"a dunqu(' solo, ma presto! Ed io tn'av,~io, avanzando cautatnentc, con la rivoltella in pugno. Mi dirigo, a nzitutto, verso certe macchie nere che vedo in fondo. Sieuo uomini? Sieno cespugli? Av1·ò fatto una c inquantina di passi quando, ad un

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