117Ieri il Generale, appena arrh•alo, ha avuto un arduo problema da distrit'are. Si tmtta di questo: Sella u·an•rsata del Pindos un muletto carico di tre barili eli r·ngnar· precipitò in un burrone. Di Teodoro, ehe era l'arriatore. un pò a malincuon' doY'C ras~egnarsi alla perd ita irreparabile Ma, giunto a ~letzo"·n, d !tu ripensato sopra. Della perdita del mulo s'è presto eonsolato, ma del r·og'1"c 1 1 Ila (·omutlirato l<' sue pene ai suoi compagn i ed un bel mattino, in mezzo alla torm<'nla, lui ed altri tre sca\'CZ· zacolli sono partiti, armati eli romggio <' di ... sete, alla ri<·erca dci trt' bat·ili miracolosi i q~ali, dopo non poca fati<"a, furono l'itt·o,·ati c portali in tr ionfo nella sede della C'ompagni>t it>lliana. N'è nato naturalmente quello che ('J"a da prcv<'dPrsi: utw sbornia C'ollettiva c generale di tutta la CompagJtin. i\ la il clia,·olo. cli<"c il proYerbio, rompe il coperchio. Infatti c'(• stato un g iovane \'Oloutario, il RossPlli, il quale s'è Yisto ad un certo punto l'ifiutare, da un >uo commilitone più prepotPnlc di lui, dell 'altro cogno1·. Detto e fatto il RosseIli ha c reduto cosa logicissima ... presentat·•i dal (; enemlc. RiC'ciott i era in q uel momento attorniato da noi uffì· eiali, e C'i raccontava appunto le peripezie <klla sua non lieta tra\'C'I'sata, quand'eccol i che si p resenta Ro~sclli con il viso stralunato. pallidissimo, la camicia in disordine; fa cluP o tre lunghi passi e s i pianta davanti a l generale oseillando un pò a destra un pò a manca rome la famosa lampada di Galileo. - Gcc .. nee .. rale: Li ita . . li .. a .. a .. n i n on mi vogli .. o .. no da . . re più <·o .. o . . o . . guae ! Ricciotti da un pugno sul tavoli.no r d ord i11a subito che l'ubriaco sia a llontanato, e comanda a me ed a Corvisieri, chP s iamo presenti , di anelare subito a fare una inchiesta. lo e Corvisieri coniamo nella eamemta c!Plla C'om· pagnia italiana c ei tro,·iamo tmsportali , di colpo, in pieno ottavo girone dcll ' infemo.
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