Camillo Marabini - Dietro la chimera garibaldina

1J6E' Rieciotti <'he g·iunge, lo st)'(ttigòs 1 11 nostro Giorgio è raggiante dalla gioia(' ci dire chE' quebla nott<> dormirà più tranquillo. C'osa signifiC'hcrà per lui il nome di (;aribalcli se tanta religiosa fiducia egli ripone nel semplice ar·t·h·o del generale; Oh! c·ome questi pi<-coli falli <' queste pkeole C'ose hanno una cosi grande eloquenza. più fone atwhc della ,;erena e giustiziera voce della storia ! JIPI70I'Oil 5 tNremln·e, l'tfl't f. La neve sf>guita copiosa a c·adere. Oramai è alta l' irea un metro. Con il generale è arrinHa la po~ta. Xeanche questa \'Oita il buon uflicialc postal e, il placido De-Rocco. ha una lettera per mc. Come mai ; Che indemoniato 'crvizio è q ucsto; E' arri\Tato an che Ravasin i insieme ag·li altri ullkinli di quello che noi, con atroce ironia, chiaminmo il i.J, ·il/ante Stato }laggiore. A proposito di Rants ini ne apprPncliamo una che e i mette un pò in orgasmo. Egli il giorno :?t'i eli no,·embr.• ha telegrafato al Jil'ssaggei'O questa notizia: " Battaglione Biane hini scomparso - t 'ostantc Garibaldi ferito • . Dicono che il ~indaco di 'l'nni, patria di Bianchini, abbia tempestato il Comando di telegrammi. _\ nche noi siamo un pò allarmati al pcn~iero che quei di c·>1sa abbiano anch'essi letto eò interpretato alla lettera il telegramma. E ci precipitiamo al telegrafo acl in\'iare un d ispacc:io rassic·urante ! ll volontario Paolo l\l aso, che avevamo lasciato a Triccala malato, !'i ha raggiLmto qui a :lletzo" n. Ha percorso l' intera strada da solo. J~ disfatto in volto e zuppo d'acqua e di IJeYe. Pure la fede lo ha sorretto e sarà con noi sulla strada di .Jan ina. Che tempra d'acciaio~ Come disperare dC'Il'a\' Y<'n i,·c quando J'italica gio,·i· nezza ofl'l·e di questi <>sempi;

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