T. Mamiani, G. Prati - All'arrivo delle ceneri di re Carlo Alberto

-G- ~Ia quanto è maggiorn la perdita , più sentito il dolore , il lribol& • pitì generale e sincero, nltrcttanto l' anima del dicitore se ne sgom~nta; perclt' egli non può fare come il pittore Timante che fl~ura ~tnde nascondentesi ùenlro le palme il viso; ma sl è costretto ds ragsonare mentre non vorrebbe che piangere, e mentre in cambio di parole, ~illar vorrebbe muti sospiri e fl c!Jili suoni inlcrro1ti. Or c.he dirò della powra mia loquela, o Signori, innanzi a sì alto subbiello, e in faccia a sì grande , sì vero c non csprimibil dolore di tutta questa città, che nell ' ardore de' nobili affelli a niun popolo cede, a moltissimi entra innanzi ? ~la d' altra parte , io vo pensando che qui non si tratta di sole funeree lamentazioni e di solo sfogo al comune e soverchiante cordoglio; e nemmanco si tratta di esimia palestra oratoria, e di spiegare innanzi alla vostra curiosi tà sfoggiate bellezze d'arte e di stile. Ben altra l'Osa domandano la santità e solennità del luogo e del rito. l' anima nugusta per cui prcghinmo, l' llalin infelice che a questa terra rimira, ultimo asilo e sostegno della sua libertà e dell e sue sperall7.e; ahi già ' tanto superbe! Lasciamo alle prcfì che e alle femminelle l'abbondanza del pianto e te inconsolabili nenie. Nessuna cosa è pitì degna d' un popolo grande raccolto d' intorno alla spoglia mortale di strenuo principe, che il chiudersi in grave meslizia e meditabonda , piena d' atti doc umenti e consigli, e che sia lume e preparazione di mi- ~,;liori destini. II. Suole gran parte di coloro che studiano nelle storie uscire dalla notizia e considerazione di queUe con l'animo troppo diverso e fuor misura disingannato, c olliando quasi la luce che d'indi è tor balenata. lmperocchè stimano averne raccolto questo insegnamento più gcn~rale e pitì certo che, cioè, il genere umano vive e si pasce, come durevolmente fanci ullo, di perpetue ill usioni ; la fortuna governare te rose nostre con usuale insolenza e perfidia; quei popoli acquistare Qrandezza c quei principi venir lodati e famosi che son fortunali. Le imprese comecehè giuste e nobili, gli sforzi comecchè dolorosi e magnanimi, quando il buon successo non gli accompagni, o si estinguono nel si lenzio o con dispregio son ricordati. Se il cuore fu schietto e sublime, il tentamento generoso, te intenzioni benefi che, In volontà invitta c incroUabile non si chiede. lm'ece , molli nomi permangono illustr i e molte opere ricordate nei secoli ed ammirale, le quali la giustizia condanna e la bontà deplora ed abbomina. Insomma, sentenzian costoro, la lealtà, il coraggio, la rclliludine, la bontà e l' annegazione sola valgono nelle storie meno che nulla , e di lor si fa caso unicamente aUora che menano seco la forza, I' ingegno, l'abilità, In fortuna; e .)'abilità, l' ing~gno, la fortuna e la forza valgono pur t roppo c

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