T. Mamiani, G. Prati - All'arrivo delle ceneri di re Carlo Alberto

-31mentale dissensioni, agli ec.cessi, ai vilipendj, alle slealtà, se reputava dannoso il tacere , sempre mansuetamente parlavano, compiangendo piuttosto che infìercndo c ipcrepando; accusava i tempi , scusava gli uomini, e solo pregava da Dio che l'esperienza ci giovasse e a tuili apparisse manifeslissima la necessità di maggiore prudenza, annegazione e concordia; perchè appena imparato ad esser virtuosi ed uniti, nessuna forza umana, diceva, c' impedirebbe di diventare nazione, e pareggiar di nuovo con l' opere la smisurata grandezza delle memorie c del nome. XVIII. E noi giuriamo d'esser virtuosi ed uniti, e sul tuo feretro lo giu~ r iamo, che pot·o o nulla disgrada dalla santi tà d' un altare. Vero è bene che secondo l' univcrsal rito la Chiesa (benigna madre) procaccia con molle preci e olocausli di suffragare r anima tua e propiziarti il gi udicio di Dio, il quale ad ognuno volge tremendo ed occulto. Ma in cospetto di sì sfolgorante virtù c nel mondo sì inaspettata ; pcl paterno r, incomparabile &more ne' popoli tuoi dimostrato; per le libertà e ottime leggi largi te loro e con fede antica c gelosissima conservale; per l'esempio e la nonna che agli uomini lutti hai segn::ta dell 'alla pietà religiosa e della civi le carità, convenientissima ai tempi; per quel testimonio che hai fallo solenne e dolorosissimo della veritù e della giustizia, onde del nome ùi martire li coroni, lecito è a noi di pensare rhe già trionfi nel sommo dei cieli purissimo d'ogni labe, e che mèglio ti si addirebbero gli osanna e i luriboli che le piangevoli requie e le funebri lus trazionl. Ciò noi crediamo saldissimamentc; e quindi llal tuo sepolcro come da veneranda reliquia piglieremo gli angurii e aspetteremo l' aura di redenzione; a Le accompagnato e seguito lassù dagli spiri ti benedetti che per l' Italia gettaron le vite o crudelmente patirono, !e invocheremo celeste riconcil iatore tra Dio e la patria infelice. Tu per amore di lei soffristi di non più rivederla e ogni cosa diletta lasciare; ma la tua gloria sopramondana a Lei li raccosta e congiunge con perpetuo bacio ed abbracciamento, e a noi tutti nella tua forma migliore li fa presente; nè mni ci paresti più vivo e spirante, nè mai sì vicino, nè meglio ved uto e sentito. Noi sen tiamo nei cuori la possente tua voce, vediamo l'anima tua volante sulle nostre bandiere, e il suo contatto divino e perenne con tutti noi ci riempie e scalda, non ben sappiamo di quali affetti soavi e di qual pungente deòiderio d'opere grandi e degne d' Italia. Prosiegui, etereo intelletto, con quella efficacia stupenda ed ineluttabile, che ora puoi da Dio d~rivare, prosiegui a correggere i petti traviati e superbi de' tuoi cittadini. l\fostra loro che non accade senza terribile necessità l 'accumularsi degl'infortuni, l'infierire dei destini , l'empie battiture dei Barbari; conciossiachè unicamente nelle calamità e nel

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==