T. Mamiani, G. Prati - All'arrivo delle ceneri di re Carlo Alberto

-29terra che a ricovero s' avea scelto. Procedeva tacito c scompagnato senza più insegna n è onore n è vesligio alcuno di re ; ma nella sala. del parlamento rimbombava da ogni Ialo l'acclamazione del suo nomc, e solo a tempo a tempo la interrompevano i singhiozzi e le lacrime dolci d'amore e di gratitudine : ognuno che di lui ragionava prendea dal subietto facondia insolita e prepotente; e per dar fine a quell ' estasi (se posso così domandarla) Ji meraviglia c dolore, fu biMgno ricordare la maestà del luogo e la fierezza incessante dei casi, la quale piuttosto che piangere di tenerezza sulla bontà eroica di CARLO AJ.nEnTO ricercava da ogni buon cittadino che se ne imitasse la costanza c il coraggio. Spettacolo nuovo c subl ime e non mcntovato .:lagli annali d'alcun parlamento. Egli fu quel dì salutato la prima volla pubblicamente col nome augusto di martire ; quindi un' aureola celeste e perdurabile l' incorona, e il suo trionfo Yassi di mano in mano tramutando in apoteosi. Nè al Principe martire Dio consenti sulla terra qualche anno almeno tli quieto raccoglimento e di blando riposo ; perchè in lui dovea colorirsi c perfezionarsi fino all' ultimo lineamento la immagine e la figura dell' eroe italiano, quale il ' 'ogliono i tempi e serondo i nobili ed ~us teri precetti clelia Religione Civile. Quindi in sul cadere di luglio, aggravatesi notabilmente le vecchie infermità sue, immaturo di tempo, maturo di magnanimità e di gloria , fu con soave transito ricevuto tra i seggi immortali, che ai vendicatori delle nazioni e ai benefattori insignì del genere umano sono colassù apparecchiali. XVII. Io sempre ho notato c ripensato fra me con cupa melanconia, come la felir.ilà di Giorgio Washington sia troppo rara nel mondo, e come troppo sovente agl' iniziatori d' imprese sante c magnifiche venga interdetta la gioia di trarnele essi medesimi a fine. E qui per tutti gli esempi valgami quello vulgalissimo e sl confacente al luogo ove parlo. lo dico ciel profeta legislatore morto in sul passo della terra di promissione e innanzi d' aver veduto piantare lungo il sacro Giordano i toberna«:oli d' Israele. Forse nascondesi in ciò un gran mistero di placamento e d' espiazione, parendo che non si possa la libertà c prosper ità dei popoli conseguire senza sconto di dolore e tribolazione: la quale ne' più illustri e innocenti torna maggiormente accettevole. O forse è divino decreto il quale vuole per più alla glorificazione degli uomini sommi e delle vere virtù che laddove queste nell ' adempimento del fine parrebbono assai compensate e ben profittcvoli a sè, rimangano in quella vece imprcmiate sempre ed a sè disutili, e sicno cimentate e provate insino al dl ultimo dall' avversità, la maggior dello quali senza alcun dubbio è perdere l' intento massimo ed unico per cui fu spesa e logorata ed affiitta la vita intera.

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