T. Mamiani, G. Prati - All'arrivo delle ceneri di re Carlo Alberto

- 24 - fi ne, e travagliantesi con tutti i mezzi nella maggiore delle opere? ~~ scarse truppe toscane che seco menava, sopraffatte a Curtatone SI sperl'!ono ; le ponti !icie vinte a Vicenza e a Treviso ripassano il Po per non più ritornare ; le lombarde vanno in dileguo. Napoli rivùca. a mezzo cammino le sue fanterie , volta indietro l'armata e all' Auslna si ravvicina. Roma r iprova la guerra in cambio di benedirla, c rappclla il nunzio che avcagli spedito nel campo a confo rto e amicizia (*). Non ha guar ì, egli scorgeva il regno suo dilatarsi dall ' Isonzo al Panaro, di presente , tedeschi e repubblicani minacciangli la corona stessa degli avi . Sapessergli almeno buon grado del nuovo e inudito ardi re e di tanto a ffanno e pericolo ; ma in quella vece, l' invidiano e l'avversano i principi, lo insidian le selle e lo ingiuriano le gazzette loro sino ad inc.olparlo e taeciarlo di tradimento vile e insensato; e fra le mol ti tudini stesse ha fama non certa e molto dispari alla sua bontà e grandezza. Dopo ciò, pongasi in luogo di CAnLo ALBEllTO uno spirito meno invitto e prestante, e par verisimilc assai di senti rio dire : Ho errato a reputare l' llalia capace di migl io ri destini. La discordia è innaturata con lei e ogni poco di moto e d' ardore ne fa pullulare i semi all'Infinito fecondi. Bello era il tentare. Bello scrivere nella storia questa gran prova del mio buon animo. Ora, somiglierebbe a sciocchezza, poichè il naufragio della Nazione vien sicurissimo , il non procacciare salvezza alla mia corona ed al popolo mio . Sentiranno gl' Italian i sconoscenli quello che in nie possedevano, quell o. che in me hanno per- ,duto e loro è impossibile ricuperare. Ma l'eroica mente di CARLO ALBERTOcosì non ragiona; imperciocchè dall' ora ch' ei concepì la virtù civile perfetta, e giurò in cuore la impresa illustre e magnanima : ei fu , come a dire, trasfigurato, e incentivo di pr ivati interessi e ambizioni più noi toccò. Quindi gli strabalzamenli della fortuna, i successi dell'armi ingiuste e spietate , le malignità . umane, le scoperte frodi, le dissipate illusioni possono all ' anima sua recare tra!ìggimento ed angoscia, ma non piegarla nè tramutarla. Scordando sè e immedesimandosi tutto con la sua patria , vive non della propria ma della perpet ua vita di quella. Ripiglierassi la guerra o no? placherannosi le sorti o peggioreranno? Risorgerà egli onorato o sempre starà giacente; raccoglierà biasimo o lode; morrà chiaro o disconosci uto? Queste cose a petto della salute d' Italia , e a vista delle remote e finali vicissitudini delle nazioni sono nel giudizio di lui non più che darini e accidenze individuali e declinazioni transitoritl del corso diretto e inerrante della provvidenza. Egli discerne che quello che oggidì non accade, accadrà domani o il eli dopo o non sa ben quando , ma certo accadrà. Fatale. è il conseguim~nto dei fini legittimi ed eminenti dei popoli ; ma ch1 lo vedrà con gh occhi suoi propri , Dio solo conosce. Forse t utti c~loro che travagliansi oggi per ciò con ansiosa pena , giammai non mireranno il bene che sperano; ma beato chi scende dentro la (• ) CAr.w Auuto, nu."ntorie ed osse.nuioni sulla ; ueru. dr li' Indipendenza d' Jt:.l i ~, pl'g, t22.

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