T. Mamiani, G. Prati - All'arrivo delle ceneri di re Carlo Alberto

-15chc altro bene, e si va nelle menti e nei cuori ogni di più rivelando, non reca (e mal noi potrebbe) alcun detrimento ed alterm.ione alla santissima religion nostra e alla morale perfetta degli Evangeli; ma per opposto, ella è un incremento leggiad ro c mirabile c una nuo,•a faccia della virtù e del bene poco avvertila per innanzi c male inlelletla; chè la virtù umana pur essa procede con legge di sviluppamcnto c di ampliazione, non forse a rispetto delle interiori disposizioni, il cui pregio raccogliesi tutto per avventura nella perfezione della volontà, ma sì certo a rispetto della esteriore manifestazione e della potenza che acquista maggiore di elfettuare il bene e moltiplicarlo, e crescere la universale eccellenza del genere umano. La Il el-igione Cit•ile pertanto dilata e sublima con nuovi uffici la cristiana pietà in quanto alle ' 'lrllÌ mansuete e private, aggiunge ed innesta assai meglio che un tempo le pubbliche, e alle famigliari le ciltadine; santifica tull i i negozi politici con puro consiglio operati, insegna più nettamente che per innanzi i termini dell'obbedire e del comandare , nò si ferma , come insino n qui parean fare · i buoni, ai lamentevoli libri di Giobbe, ma prosiegue oltre e legge e medi ta assai intentivamenle nei santi libri de' Maccabei. Insomma la Ileligione Civile infonde e sveglia nella mistica lira dell' uman cuore una nuova e celeste armonia, stata finora sentita da pochi spiriti eletli, e solo <~on segni e colori simboleggiata dal divino nall'aele, quando alla forma greca soavemente congiunse ed in fuse la idea e il sentimento cristiano. Resta che nel mondo morale la medesima contemperanza si ell'ettui , e la immacolata luce degli Evangeli, penetrando di sè le ' 'irtù greche e latine le ammendi c purifichi, e tanto ' 'alore !or porga quanto le virtù ascetiche ed eremitiche hanno paruto sino a qui possedere per proprio ed unico priYilegio. VIII. Io sembro, o Signori, avere di mille miglia scostato il discorso dal suo subbietto; eppure mai non mi è partito da sotto gli occhi, e senza bisogno alcuno d'artificiosa transazione torno a lui d' un sol passo. Conciossiachè di quella fede inconcussa nel bene, nella vcrilà e nella gi ustizia ; eli quel senso coraggioso, immutato ed assiduo del dovere, eli cui dicemmo soffrire inopia grandissima la nostra età ; di quella religione ciYilc insomma che nell' esercizio delle ' ' irlù pubbliche ammaestra e infiamma il buon cittadino, e il fa nei pensieri e nelle opere riusci re stupendo ed intemerato , io non mi diffido di asserire che il primo e solenne testimonio ed esempio dalo a questi tempi vanissimi e fluttuanti nel dubbio è Re CARLO ALDEIITO. Costui negli ul timi anni del suo regnare diventato modello a sè stesso, e trovato nella sua r igida e guardinga coscienza un nuoyo aspetto di virtù, quale l'indole propria e il rimutarsi dci casi e i moderni concclli e le necessità di

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