Luigi Carlo Farini - Il conte Buol e il Piemonte

!8 « e di cupide mire in Italia (i) ». Nel 1816 il Conte Dc Maistre, scrivendo a Nesselrode, diceva: « Il mio Signore non « ricorre all' Imperatore di tutte le Russie, nella sola qua- « lità di Re di Sardegna, ma parla come Principe italiano , « como membro della sovranità europea, come difensore della «. giustizia generale e della fede dei trattati. Senza un nuovo <c sforzo dell' Imperatore di Russia (per ·impedire le leghe « austro-Italiche) non vi ha più equilibrio, non vi ha bilan- « eia politica: l' Italia sparisce , tutti i Principi italiani non « saranno che vassalli dell' Austria " (2). Ed in un' altra lettera al Re Vittorio Emanuele diceva: «Egli è chiaro che « l'Austria vuoi prender tutto per sè c pe' suoi Prineipi (3)«. Il ·Con te Valesa ministro sopra gli alTari esterni, regnante Vittorio Emanuele Primo, ed il Marchese San Marzano, suo successore , facevano continue lamentanze nelle Corti europee sulla prepotenza dell'Austria in Italia (4). Intorno al sistema austriaco il Conte Cotti di Brusasco, Legato del Re a Pietrob.urgo, scriveva nel Gennaio del1821 a Torino in questa sentenz~ « L'Austria dovrà mantenere in (< Italia il sistema che ha posto in pratica, e da altra parte io « sono persuaso, che essa non ha mai pensato nè pensa a carnI! biarlo. Secondo questo ~stema, l' Austria cercherà di spe- (•l) Archivi del ~legno. !2J Archivi del Regno. - Carteggio del Conte De Maislro. (3) Carteggio citato . (4) Archivio del R<'gno. - Carteggio diplomatico, anni ~8~/S, .6, 17, ~8, 19. •

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