Luigi Carlo Farini - Il conte Buol e il Piemonte

·13 do, che l'Imperatore, ritirando le truppe da Napoli, lasciava intendere che le teneva pronte a ritornarvi , se il sistema austriaco non si mantenesse 'immutato così faceva nel 1.822 ' sapere alla Corte di Roma , la quale non ne aveva :chiesta l' intervenzione, che tornerebbero, se fosse d' uopo, nelle Legazioni pontificie, che, passando, avevano occupate. Di che fa testimonio una lettera, che il Cardinal Consalvi scriveva al Cardinal Sanseverino Legato di Forli ai 27 febbraio del 1.822. Eccola: « Dalla mia contemporanea d' officio sulla evacua- «· zione di Bologna ( le parole della quale sono precisamente « la traduzione della lettera della Segretaria dl Stato di Vien- « na, c perciò Vostra Eminenza ne ponderi il valore) vede « Vostra Eminenza la necessità d' impedire , ad ogni costo, « qualunque disordine in codesta Legazione, onde non si fac- « eia luogo ad un ritorno come vien dichiarato. Si conta « sulla vigilanza della Eminenza Vostra , necessaria più che « mai dopo una tale dichiarazione (i) )). Mutato nel 1830 lo Stato in Francia , il Cancelliere di Vienna, che stava in apprensione dei moti che potrebbero avvenire in Italia, di ceva ai 12 di agosto al Conte di Pralormo, « se l'Europa si trovasse oggi nella stessa posizione « in cui era nel 1.815 , quando essa aveva settecento mila « uomini armati sulle frontiere della Francia, io opinerei di « precipitarsi sulla Francia e di finirla una volta per sem- « pre colla rivoluzione. (2) )). Il nuovo governo orleanese (1) Carteggio confidenziale dal Cardinale Consalvi col Cardinale Sanseverino. lo ho P autografo di questa lettera. {2) Archivi del Regno, caJ~leggio del Conte Pralormo.

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