Ernesta Battisti - Rievocando Francisco Ferrer Guardia

punto con principi semplicemente scientifici. E, fa.v-0rito da.Ha.ricca eredità di una vecchia signora, libera pensatrice, aveva, c-01calore e la capacità dei missionari, estesa e ingrandita Ja sua opera con relazioni internazionali (intelletti superiori d'ogni nazione comunicavano con lui) con tenace vasta e intelligente -Opera di propagand~. L'odio, che la sua opera aveva suscitato nel partito ner-0, fra i reazionari, s'era già rivelato nel 1906. Già i moti di quell'anno erano stati ferocemente repressi. A decine le fucilazioni di inS-Orti, a centinaia le condanne all'ergastolo. Già allora quei moti erano stati il pretest-0 per arrestare F'errer, per processarlo, con la speranza di toglierlo di mezzo. Già allora egli stava per essere c-0ndannato all'ergastolo o a morte, benchè egli avesse potuto proclamarsi e provarsi innocente delle azioni terroristiche imputategli, e dichiararsi assertore di opera di educa.zione e di civiltà, quando, sotto la pressi-0ne delle proteste del mondo civile contro la minaccia che gravava su di lui, egli era stato assolto. Echi di proteste erano venuti anche da Buenos Ayres, New York, Montevideo. In Europa poeti, r-0manzieri, scienziati, filosofi, artisti e giornalisti avevano detta la lor-0 parola di solidarietà: Massimo Gorki e Novioov in Russia, Heafford e Hidmann in Inghilterra, Lemo~nier e De Greef nel Belgio, Anatole France, Mirbeau e molti altri in Francia. In Italia, alta s'era levata la protesta di un comitato formatosi a R-Oma, di cui faceva parte anche un ardente rappresentante degli .studenti del7 Biblioteca Gino Bianco

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