Ernesta Battisti - Rievocando Francisco Ferrer Guardia

laiche e di biblìoteche razionaliste >>. A Roma è il Sindaco Nathan, di non equivoca professione ùi libPro pensiero, cb.-e, a nome della Giunta, fa affiggere un appello alla cittadinanza in cui anche è raccomandato che « la manifestazione caJma, solenne, dignitosa, valga a circondare di aureola la- vittima il cui sangue feconderà l'idea per cui Ferrer visse e mori ». Ed anche.l'appello dell'« Avanti»! fa eco perchè « i dimostranti conservino alle manifestazioni il carattere più alta-mente civile». A Milano la voce socialista vivacemente si colora ili anticlericalismo nella proposta inviata al Sindaco· da,i consiglieri comunali socialisti (Turati, Sarfatti, Ricchieri, Bonardi, Filippetti, Maino, Schiavi) perchè « al nome di Francisco Ferrer sia intitolata la via Arcivesoovado ». E protesta più decisamente ed aspramente anticlericale riesce - fra le dimostrazioni delle varie città d'Italia - quella di Cremona (patria di Giacomo Pagliari caduto il 20 settembre 1870 a Porta Pia) nel combattimento (come dice la lapide a lui dedicata da Cremona) « che fu ultimo ad atterrare una dominazione sacerdotale non voluta da Cristo, condannata dalla religione •e dalla storia ». A quella dimostrazione parteciparono tutti i partiti democratici e vi parlò con espressioni infiammatissime contro le responsabilità clericali l'avvocato onorevole Ettore Sacchi. Proteste singole si erano avute, come le dimissioni del Console di Spagna a Venezia (Prof. Coen-Rocca) e quella del vie.e-console a Ferrara (avvocato Guido Borghi); o come il 21 Biblioteca Gino Bianco

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