Ernesta Battisti - Rievocando Francisco Ferrer Guardia

gesto del Rettore dell'Università di Bologna, prof. Vittorio Puntoni, che rassegnò all'ambascia,tore di Spagna presso il Quirinale la commenda dell'ordine del merito civile di Alfonso XIII. Altre voci si erano levate dal mondo degli intellettuali. Fra tutte, carica di commozione, appare quella di Cesare Lombroso, che, ammalato da tempo (ma tuttavia vivido di pensiero e dì lavoro) telegrafava all' A-,;anti! il 14 ottobre, sei giorni prima di morire (20 ottobre) : « Protestate anche col mio poyero nome contro quell'assassinio, che è la, criminosa condanna di Ferrer ll. Era quello il « povero nome Jl di uno studioso, che un giorno, scrivendo alla :fidanzata, cosi dichiarava la sua fede: « Fare il bene. Questa è la mia· religione Jl. Il « povero nome ll di uno, nella cui opera, che tanti benefici riflessi_ ebbe nel campo medico, nel campo sociale, nel campo penale, continuamente si intersecano e spesso coincidono i due ideali della verità scientifica, e del bene sociale ed umano; onde ben disse la figlia, Gina Lombroso Ferrero, che lo spirito che legava tutta l'opera del padre era « lo sforw di fare il mondo migliore )). La nobile estrema protesta di Cesare Lombroso ci riporta nella stessa sfera, da cui esciva l'epigrafe di Giovanni Pa,scoli, che, dopo aver solo visto impersonalmente lo spirito del male nell'uccisione di Re Umberto, dopo aver pianto sull'uccisore e sull'uccisa, quando l'imperatrice Elisabetta era caduta sotto il pugnale di Luccheni (« perchè l'hai tolto a qualche regia 22 BibliotecaGino Bianco

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