La battaglia di Bezzecca

8 BIBLIOTECA PATRIOTTICA xxx. LA BATTAGLIA Quando ci si batte, gli ordini non bisogna discute1~li mai , anco se per avventura ci paressero crudeli. Spie· cato dunque l'ordine di ricacciare i garibaldini alla baionetta, ci mettemmo schierati sul fronte del paese e col fucile spia11ato. I fuggenti non s'attendevano cotesta ac· , coglien~a, ma il terrore ond'erano presi li rendeva ciechi a quel nuovo pericolo. Noi saremo stati poco più di settanta. N on oserei affermare che qualcheduno non sia stato violent emente respinto. Stemmo lì un poco a ricevere l'urto poderoso dei sopravvegnenti, ma tenerceli in collo per molto t empo non era cosa fattibile. Dietro ai fuggiti vi, scendendo passo passo dal monte, ordinate, serrate, compatte, venivano le muJ aglie bianche della fanteria austriaca , e a duecent o passi forse ci t~cero addosso una scarica terribile che mise in terra parecchi. Ci t ro v.ammo così involti insieme con quelli che se la battevano, e pure rispondendo a l fuoco ri nculammo di sordinati e confusi in fondo al paese. Ma v'era là Garibaldi, terribile nell'aspetto, con la mano alzata contro di noi, sul punto forse di pronunciare una parola di giusto rimprovero.... Oh, l non sarà mai che si debba arrossire in faccia al nostro generale ! Raccogliamoci, figliuoli; riprendiamo le file, torniamo al nostro posto. A vanti ! avanti! V'i va Garibaldi! Viva l'Italia! Fu un suvremo momento. I nemici erano lì lì per ent rare in paesf', nuove scariche piovevano sulla strada., quasi si ptnsassero di spazzare 11 terre L o delle odiate camicie rosse... Non sarà mai ! non sarà mai! Si levò un grido tonar1te che superò il rumore delle fucilate, agglomerati insieme ci avanzammo un'altra volta nella strada; eccoci in vetta al paese, ec<!OCl daccapo in faccia al ne·

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