La battaglia di Bezzecca

6 BIBLIOTECA PATRIOTTICA in forse di potere uscirne poi a salvamento, la v cornbattere cresceva e si propagava in tutte le fil Compresi allora (mi si perdoni fra tanto tumulto breve digressione) compresi che per avere un po' raggio in battaglia non ci vuol nulla. Ba.sta si v le cose camminare ordinate, basta si vegga un pri un' ombra di direzione oculata, intelligente, amo il resto viene da sè. Quel sapere che dalla nostra dotta di quel giorno può venirne a noi riputazione sdoro, e al paese che spera e che trema per noi prospera fortuna o una disgrazia irreparabile, e poi quel moto continuo. quelle evoluzioni per cogl t'allo iJ nem1co, quei colpi che si succedono e si r piano, e il fumo, le grida, la voluttà del sangue, cotesto ci mette in corpo un ardore, un fremito, pazienza, che non lascia posto a un sentimento m bile. Vediamo cadere vicino i compagui, sentiamo palla, forse destinata per uoi, rasentare I l'orecchio, pire I' armamento, toglierei anche il berretto di ebbene ? non ci meravigliamo punto d'esser rim piedi, piuttosto ci m~raviglieremmo che a noi sani gliosi di battersi dovesse venire, come ai compa d1sgraziati, un 1mpediment o fatale. Guai se entra In il sospetto (pure così naturalt;!) che da lì a un m si può essere distesi ,in ter1·a e stecchiti, con un' o pio!fibd ne1Ja t esta ! E finita: non si è più buoni a Alla provvida spensieratezza, che si poteva sbag il coraggio, succede un pàn1co, un terrore e una dazione, che n11lla vale a superare : bisogna vol calcagna, e si salvi chì può. Più forse che nella milizia regolare, l'esempio paura è contagioso nei Volont~ri, ùt specie se confusa e misteriosa la causa di quella paura. A cotesto durante la battaglia, dopo un po' di tem noi sostenevamo la nostra posizione di Bezzecca. Il gimento durava da un pezzo il fuoco contro i nemi nude ro~cie dov'era schiarato sipopol~vano di feri mortl. A un tratto alcuna delle schiere, Ja più forse alle scariche? ra1Jentò il fuoco, fu veduta d narsi, titubare quasi, ritrarsi lentamente con la rivolta agli oppost1 colli, poi scendere in t'retta il r fe venir giù correndo nella strada. I compagni orse che sopraggi ung~ssero rjnforzi al nemico~

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