La battaglia di Bezzecca

I DIMENTICATI . 57 Fanti accettarlo come generale piemontese, urtandovi gli accordi di Villafranca, egli ùiede la sua dimissione dall'esercito sardo, e poj ac~ettò il supremo comando della lega. Non mi dilungherò Ilello specificare tutte ìe idee di Fanti in punto all'ordinamento delle forze mobili colle, gate, nè intorno a' suoi progetti relativi alla difesa territoriale; dirò solo che avendo i governi della lega prv1 posto ed insistito perchè egli accettasse il grado di generale d'armata, egli fu tanto modesto da non volerlo assolutamente ~ccettat·e, anche per ùna nobile delicatezza verso i suoi .compagni d'armi del Piemonte, dichiarandosi contento del gJ~ado che aveva ottenuto nell;esército sardo. .Propose egli isveee di nominare Gariba' di ~.l comando delle truppe toscane, promuovendolo però al grado di luogotenente generale, e nominarlo nello stesso tempo comandante in secondo di tutte le truppè della lega; ossia dargli un posto immediatamènte a pr~sso a quello da esso Fanti occupato. Con ciò voleva tì·a.rre profitto da quella spiccata individualità per maDten·ere acceso e ~orte l'entusiasmo della gioventù in quei rnomenti supremi della patria. Se non èhè in ·seguito un in· cidente sollevò dissensi fra Fahti e Garibaldi, ma che mediante l'energica e ferma volontà del primo non pro· dusse inconvenienti. Farini, dittatore dell'Emilia, aveva ereduto con Fanti aa principio ad. uh possibilè moto insurrezionale iieltè Marcb'e t} nèll'Uinbi~ia, ditetf4o le i1ela- 'zioni che avevano a\rùto tlàì Comitati della Societa Na- ~ionale; ma avevano d'o-vuto di poi disilludersi t3 non far calcolo sullo spìi~ito di qtlelle popclazhnii. Svefiturat.a.:. Ìnente queste ~onvilìzibìii rttltl èPaho cohdi~1se dà Gari-

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