La battaglia di Bezzecca

l DIMENTICATI 51 calda fantasia suggerisce, come le supposizi oni più strane co;psigliano. Grave pericolo cor·reva la stessa pvrsona del re~ ma "Fanti contribuì moltissimo alla difesa del sovrano, difendendolo contro i furori di 11n popolo talmente eccr tato che più non ragionava al momento. In rjcompensa di ciò il re .gli conservò H grado di maggior generale nell'esercito sardo. Nel successivo anno 1849 Fanti comandò una brigat a della divisione di Lombardia sotto il comando del generai Ramorino, e allorquando ques ~ o generale, per le operazioni disastrose sulla I"iva sinistra del Po fu t rascinato =tvanti un con~1glio di guerra, il comando di quella divisjoni venne affidato a Fanti. . L'esito infe.lice di quella campagna fu susseguito da una infelice pace; ed in quella inazione a cui fu r idotto l'esercito sardo, Fanti definit ivamente compreso nei quadri ' dell'esercito, fu collocato in disponibilità con metà del suo stipendio, e vi r imase dal 1849 al 1855. In questo ult imo anno fu r1chiamato in attività di ·servizio e destinato al comando di una delle quattro brigate speditf' )n Crjmea. Egli sbarcava jn quei lidi nell' 8 di maggio del 1855. Al 25 dello stesso r.ne ~e le due brigatfJ Fant i e Ansaldi facevano una marcia offens iva sulla Cernaia,' e giunte al monte Asfort la brjgata Fanti ebbe ordine di affortificarvisi.. Ma oltre il nemico vi si aveva il cholera, che distr usse, fra le taHte, una bella e illustr e esi - stenza.. quale era quella di Alessandro La Marmor a, comandante d1 una divisione. I Rnssi intanto, afforti tìcat isi, iogr<?Ssa.vano e preparavan.;:;i a un formidabile attacco, che ebbe poi luogo nel 16 agosto, che fu la battaglia di Traktir, nella quale la buona vigilanla 1ei

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