Henry Barby - Il martirio di un popolo : i massacri dell'Armenia

J! 1-lENRY BARBY'. un altro di tre si aggrappano con tutte le loro fo·rze alle sue spalle. G1i altri a~ini sono montati ciascuno da due o tre ·1~agazz.i,dai quattro ai cinque . alllll. - Chi s_iete?.... Da dove venite?. loro. d,omando - Aghadjan (signore), siamo fanciulli armeni; .• · siamo sfuggiti ai I(urdi. - Dove avete trovato questi asini? - Ve n'è dappertutto, sulla mo~tagna. Colui che mi risponde, in modo perfettamente chiaro e deciso, è il ragazzo di _otto anni che monta il ·primo a~ino. E' il capo della carovana. Co11tinua le sue spiegazioni : - Ci siamo salvati due giorni fa; a forza di marciare el'.avamo sfiniti, specialmente i più piccoli. Allora 110 avuto I'idea di catturare gli as~ni. - Dove andate? - Torniamo al nostro villaggio . . - Sai dov'è?... Conosci ·la strada? ... - Sì, la conosco benissimo. Il no~tro villaggio è Sukin, sulla riva del Tigri. · - Ma il tuo villaggiio è stato distrutto! Non ne resta pietra! Il ragaz~o fa un picco~o movimento con le spalle e, con la· sicurezza di un· uom.o, mi risponde: - 011, troveremo se~pre qualche cosa. ·E poi. .. Sarà 1'empre meglio re~tare là che presso i Kurdi. .... - . 4 ,.. .. ...... ..,,,• . • ,.. .. . --- 130 - BibHot~ca Ginç, Bianeo

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