Volontà - anno XIX- n.12 - dicembre 1966

popolo; né vogliamo imbastire un processo a chi, secondo il nostro punto di vista, é l'imputato - ed anche il colpevole - di tutti, o quasi, i mali che si sono abbattuti e si abbattono sui popoli: il si– stema capitalistico e la sua classe dirigente. Già Giuseppe Garibaldi, quasi un secolo fà, di front e alla di– sastrosa alluvione ciel Po - si era nel 1872 - scriveva: « La sven– tura che colpì le popolazioni della valle del Po parl-icolarmente, é ·irrimediabile col sistema che ci regge. Ci vuol altro in più delle quarantamila lire ciel re, delle seimila clell'Angelico e della carità cittadina, per logliere dalla miseria e disperazione tante migliaia di famiglie. Sì, il sistema che ci regge, é In fonte delle nostre sciagure!». E così proseguiva:« ... Non si rimedia alle piene dei fiumi, colle cas– sette particolari e colle sottoscrizioni. Con mezzo miliardo, per prin– cipiare alla buona ora e si potrebbe dar mano subito all'imboschi– mento dei monti, ed incanalamento dei fiumi, e meglio cambiar loro cli letto, fatto lroppo allo dai secolari depositi. Se no, passato il pe– ricolo, distribuite le qudra,itamila lire, ed alcune migliaia prove– nienti da carità cittadina, noi saremo da capo; e le piene che pos– sono aver luogo in ogni I empo, faranno ancora delle moltitudini di sventurati ... ». L'alluvione - sembra ammonire Garibaldi - é sì una cala– mità «naturale», ma il più sovente é eia imputarsi ai mai risolti problemi idrogeologici, problemi che, se affìorano quando un di– sastro é avvenuto e per i quali si propongono rimedi a non finire, resta.no in letargo sino al successivo disastro; ciò perché la classe dirigente (cielpassato e quella attuale) impreparata ecl incompeten– te ma anche presuntuosa, proterva ecl in mala fede, insegue altri ben più materialistici miraggi e vuol far credere che il suo compito é assolto, soltanto con la visita u/Jìciale cli personalità più o meno cli« moda.» sul luogo dei clisast-ri,con le strette cli mano, con più e meno consiste11tisottoscrizioni pecuniarie. Non si rimedia però alle calamità con le dsìte, con le sottoscrizioni e con i progetti; occor– rono opere cli consolida.men/o, clirimboschimento, occorre insomma restituire alla « nalwra » quanto essa ci ha dato e ci clàsotto diversa forma, affìnchP questa generosa madre continui ad essere 11011 sol– tanto prodiga e benefica, ma anche indulgente e benigna. V. 674

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