Volontà - anno XVIII - n.3 - marzo 1965

Aspetti psico-sociali ~e l' emigrazione italiana I. - L' EM!GRAZTO 1 E IN CIFRE L ' ITALIA vanta un incremento demografico dell'J,5% (Europa nord.occiden– tale 0,5%) e la sua popolazione attivia impiegata nell'agricoltura rappre– sentava nel 1951 ancora il 40% del totale, conlro un 20% nell'Europa nord. occidentale. E' anche per questo che 4 milioni d1 lavoratori italiani non sono integrati al processo produttivo nazionale e pass;.no alb statistica nelle voci di disoccupati e sottoccupati; è per questo pure che l'emigrazione continua ad essere una alter– nativa alla disperazione. In Europa i tre paesi ver~o i quali si dirige d,t anni l'emigrante italiano - cioè il Belgio la Francia e la Svizzera - hanno accolto, nel decennio 1948- 1957, rispettivamente 220.000, 400.000 e 1.200.000 !::i.voraLOriprovenienti dall'ftalia; in percentuale ciò significa, nello stesso ordine, il 50, 65 e 70% del totale dei lavoratori stranic1•i occupati nel paCse. Dal 1955 in poi si è incrementata pure l'emigrazione diretta verso la Germ21nia occidentale, dove si trovano attualmente circa 225.000 lavoratori italiani. La richiesta di lavoratori semi-qualificati e qualificati è, nei quattro paesi suddetti, meno forte di quella dei p:iesi transoceanici (i quali hanno accollo nel decennio indicato un totale di 1.100.000 immigranti italiani: 57% nell'America Latina - Argentina, Brasile e Venezuela; 27% nell'America dei Nord • Canadà e Stati Uniti _ ed il 12% in Australia), e ciò facilita, indipendentemente dalle considerazioni di carattere geografico, l'afflusso dei senza lavoro italiani, rap– presentati appunto nella maggior parte <lei casi e.la elementi senza professione, anche se non mancano i casi di lavoratori qualificati che si adattano ad un la– voro inferiore pur di guadagnare da vivere. L'immigrazione italiana in Svizzera (il 30% della quale è formata da donne) ha oltrepassalo, nel 1960, !e 300.000 unità e l'anno seguente sfiorava i 400.000 lavoratori, raggiungendo il 7% della popolazione indigena e quasi il 20°,'ò di quella attiva (I). · Dal punto di vista professionale questa immigrazione si presentava, per lo stesso anno 1961, come segue: Edilizia Metallurgia Agricoltura Alberghi e affini Abbigliamento pi::rmanente 14.000 110.000 14.000 45.000 16.000 stagionale 89.000 5.000 18.000 20.500 1.200 (I) Nel 1910 la percentuale degli stranirri aveva raggiunto il 15o/,. 133

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