Volontà - anno XVIII - n.3 - marzo 1965

• Lo Stato opera sull'intero territorio, con leggi uniformi, con regolamenti Imperativi e circostanziati, con una gerarchia di funzionari obbedienti che mantiene sotto rigide consegne. Epperò esso diviene Inadatto a quelle faccende che - per essere ben fatte - vogliono molle e processi d'un'altra specie. Pertanto lo Stato è cattivo capo di famiglia, cattivo Indu– striale, cattivo agricoltore e commerciante, cattivo distributore di lavoro e del viveri, cattivo regolatore della produzione, degli scambi e del consumo, mediocre amministratore della Provincia e del Comune, filantropo senza discernimento, direttore incom– petente delle belle arti, della scienza, dell'insegnamento e dei culti. In tutti questi uffici la sua azione è lenta o gof• fa, metodica o rude, sempre dispendiosa, di debole effetto e di scarso rendimento, sempre al di qua o al di là dei bisogni real! cui essa pretende soddisfare. Gli è che essa parte da troppo alto e si estende su di una cerchia troppo vasta. Tra• smessa per la trafila gerarchica, l'azione dello Stato si attarda nelle formalità e si impastoia negli scartafacci. Arrivata al termine e sul posto, essa applica su tutti I terreni lo stesso programma, un programma fabbricato in anti– cipazione nel gabinetto, tutto d'un pezzo, senza l'assaggio spe– rimentale e I raccordi necessari, un programma che non conviene esattamente a nessun caso particolare, un programma che impone alle cose la sua uniformità fissa Invece di adattarsi alla mobilità delle cose, specie di abito modello, che il Governo spedisce dal centro alle provincie per essere indossato e por• tato, per amore o per forza, da tutte le corporature e in ogni stagione». IPPOLITO TAINE AMMINISTRAZIONE: AURELIO CHESSA VIA OINO COL, 5.7A GENOVA Spedi1.ion~ in abb. postale . Gruppo l/1 lire cento

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