Volontà - anno XVIII - n.3 - marzo 1965

bene - il nietzschianismo è un individu:llismo spurio. E' l'individualismo del borghese che non può esistere se non a condjzione dell'oppressione delle masse e - notale bene - dcll'obbedicnzc1 e del servilismo verso la tradizione, dell'an• nulla.mento dell'individualità sia nello stesso oppressore eh}:-nella massa opprcs. sa. La « bella bes.tia bionda» è, in fondo, uno sch.iavo - schiavo del re, del prete, della legge, della tradizione - un numero senza individualità ~I gregge sfruttatore. E non è perchè noi siamo divenuti tradcunionisli che questa gioventù ci ha abbandonato (2). AttratLa dal pittoresco, essa ne ha avuto abbastanza, quando il pittoresco ,cd il drammatico si sono affievoliti e quando c'è stato bisogno Ji dedicarsi al lavoro metodico di tullo i giorni. « Sono venuto nelle vostre file perchè credevo che la rivoluzione fosse vicina: ma ora vedo che è nece!!~ario un lavoro d'educazione». Quanne volte ho inteso queste parole in venticinque anni! Quei giovani si sono baloccati col pittoresco di Ravachol, di Vaillant, di Pauwels (3); essi sono ritornati al loro piccolo« train-train », donde erano usci– ti, allorchè venne chiesto loro di mettere alla prova la loro sete di libertà per me?..Zodi sacrifici. Non chiedo loro atti di rivolta individuaJ 1 ;!; gli epicurei non ne fanno. Ma anche pe,· difenciere la causa degli oppressi (guardate l'ul– timo appello di Grave), per la scuola libertaria, per le piccole cw·e della pro– paganda giornaliera, dove sono? Bisognerà ancor.1 trovare dei lavoratori! Cono– scete voi un movimento, una inserruzione, pili inutile quanto ad uomini per il movimento susseguente? (4). Perchè mai? Perchè l'individualismo streuamente egoista - così come è stato presentato dopo Mandeville (Fablc o( thc Bees) sino a Nietzsch)e cd alla gioventù anarchica franaesc - non può ispirare nessuno, perchè non contiene nulla di grande e d'attraente. Andrò anche più in fondo - e ciò mi sembra di grande importanza (una (2) Avevo senno sono l'imptcssionc di quell'ammirazione illimit.ita e cieca verso il sindacalismo. di cui ero stato testimone negli anni a partire dal 1!<85,quando molli compagni credcucro che la nostra causa era. sulla buon:'! <;!rada della. diffusione e del rapido successo grazie al sindacalismo, e quando, per ri.hri compagni. ogni di\•crso mczio di propàganda e tipo d'azione era ritenuto uno .~forro inutile, ozioso, inefficace. lo avevo insi\tito sulla necessità di rbtabilire l'equilibrio, ripri- stinando l'università della propaganda. (3) Il compagno morto ncll.i chiesa La Madalcin'! di Parigi per l'esplofionc di una bomba che egli a,·eva con sè (4) L'osser\'azion'! è esattissima; ma ÌJ mutamento curnplcto dcll'attcggiamcr.10 di tanti anarchici - dopo che. a partire chi] 1895, ,i<lcro tuni quei sindacati ispiiati dall"insegnamcnto di Fernand Pellouticr, nonchè tanti operai socialisti (g.li Alkrnanisti) che si di~interessa\'ano del parlamentari– smo (l'idea, allor;1 a.ssa.i generalizzata, che oramai. anraverso la \'ia del sind:lcalbmo, si sfociasse direttamente nell'anarchia) - doveltc interrompere lo sfon:o propagandistico diretto non soltanto verso quegli amanti del pillor::sco. di cui parla Kropotkin, nrn sopratcutto verso coloro che furono attratti dai la.rghi oriuonti aperti a tuua l'umanità dalla propaganda di Eliseo Rcclus, d:lllo stesso Kropotkin e da nltri sino a.I 1894, Dal momento che ~i credeva di possedere la pnn:icea sindacalista. divenne chiaro, per co~ì dire. che non si avesse più bisogno di loro ld essi allora non sono più venuti. E.' quc~1.i ridu?.ione. quc~to cnratterc unila!crn!e della propag::mcla a p:>.rtire dal 1895 chi! ho deplorato, mentre c'erano di quelli chi! e;rano convinti eh~ ci ~i ern a.niatj su una falsa strada del tutto sinl al 1895. Io pensavo prCslS'a poco il contrario. 166

RkJQdWJsaXNoZXIy