Volontà - anno XVII - n.11 - novembre 1964

in meno di dieci anni affosserebbero il de. accettare la direzione dc L'lmpaniel, che /itto, la prostiruzione, lo sfruttamento ed lascia ]lon appena ~i accorge che il perio- i/ dispostis1110 nel nostro paese ... ,._ dico ha contaui con l'autorità governati- Che cosa rispose? oc Cento uomini giusti va. Proudhon avrebbe voluto ispirare a SII tre11ta(Jt1attro milioni, cento uomini quella pubblicazione la sua completa in– giusti, 111essid'accordo, avvilupperebbero differenza verso tulli i governi. « Perchè il mondo di LIII fuoco sacro. L'impossibi- il JJO()olonon deve essere capace di cu. liuì consiste nel trovare e nel riunire que. rare esso stesso il suo avvenire e di pre- sti cento uomini giusti. La vostra ipotesi parare così la federazione con gli altri po- è una 11/opia irrealizzabile. Non llvrebbe- poli? Che questi popoli cerchino ne/fa sa- ro /id11cia gli 11ni degli altri, nè avreb- 11a morale, 11ellact1ft11ra,nella istruzione bero la certezza di attribuire all'impresa e nel patrioffismo il modo per fare a me- proposta un carattere salutare, nè, i11{ine, 110di tutte le gerarchie mii1isteriali e co- si presterebbero ad eseguire personalmen- stit11zionali... ». Così, vent'anni dopo, ri. te i propri verdetti. In una società segre. corda il suo anarchismo, il quale è l'an– ta costituita per mantenere il dirilto, il tigovernalismo pralico del 1832. Poco tem. rispetto della verità e della morale e ver po dopo moriva, in circostanze poco chia. reprimere le viltà civili, giuridiche e /et- re, sollo le armi, suo fratello. oc Questa terarie etc. si poi rebbe o!lenere, in un mo- morte fi11iva col rendermi inconciliabile mento di esaltazione religiosa o patriotti- 11e111ico dell'ordine costituito» (Nota bio- ca, 11nsolenne atto di gi11stiz.ia ,però non grafica)_ si poi rebbe creare e mante,iere in cento Del periodo in cui lavora a Bcsançon c11ori il fervore, la convinzione e /'a11tori- (dal 1833 al 1835), non si conosce l'evolu– tà che costituisce la giustizia e che po- zione di Proudhon. Cura la correzione del trebbe fare di questo tribunale di cento Dictionaire Théofogique ~cll'abatc Bcrgicr membri 1111 organismo autentico ed un de- (1835) e, nel 1837, di una Bibbia in lingua gno vindice della giustizia sociale,._ latina. Secondo Halévy, questi lavori di E' da rilevare che, mentre Proudhon a- correzione lo avvicinavano un pò alla re- veva l'idea della collettività istintivamen- ligione: « E' fautore, come sempre, della te disposta ed organizzata, Bakunin ave- rivoluzione, 111a sottratta ai capricci dei va Ja convinzione che un centinaio di fra- settari di Parig; e conciliabile con la tra– lelli internazionalisti basterebbero per dizio11e religiosa dell'U111anità, poggiata tutta l'Europa e perciò agì da solo. Tn sull'idea dell'eternità». una lettera del 15 marw 1860 diretta ad Nel febbraio del 1836, insieme ad un Alessandro Her-Len, Proudhon parla di .::tl!ro tipografo della casa editrice Gau- corrispondenti di diverse nazionalità per thier, rileva una stamperia in buone con– costituire una federa7,ione europea del dizioni. Il suo primo lavoro Essai la pensiero che potrebbe costituirsi in sei gra111111aire génerale pour l'imprimeur-edi– mesi. teur forma le pagine 257-339 di Les ele- Proudhnn lasciò Parigi nel 1832. Aveva inerlts primitif des langues ... di Bergier con sè « cinquanta franchi, una bisaccia (Besançon, VH-pagg. 339, 1837), ristampa sulle spalle ed alcuni quaderni di filoso- di un libro del 1764 dell'abate Bergier: è fia ... " e si diresse verso il mezzogiorno un saggio col quale si vuol dimostrare della Francia. A Besançon, il noto fouric- che la prima parola pronunziata dalle rista ]uste Muiron convinse Proudhon ad labbra umaiie fu un'affermazione di per- 663

RkJQdWJsaXNoZXIy